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GONNELLI
CASA D’ASTE
42
libri di pregio e manoscritti - firenze 27 aprile 2012
40.
Corelli Arcangelo
Violino Primo. / Sonate / A trè, due Violini, e Violone, ò
Tiorba. / col Basso per l’Organo. / Del Signore / Arcangelo
Corelli / Da Fusignano, detto il Bolognese. Opera Prima.
/ Nuovamente Ristampata. / [Marca tipografica] /.
In
Bologna 1688. A [negli altri fascicoli le lettere B, C, D]
/ Per Giacomo Monti. Con licenza de’ Superiori. / Si
vendono da Marino Silvani, all’insegna del Violino.
4 fascicoli in-4° (mm 225x168). Violino I: pagine 39 (p.
31 ha indicato p. 32). Violino II: pagine 36. Violone o
Tiorba: pagine 31. Organo: pagine 32. Edizione senza
dedica. Fascicoli conservati in cartonature dell’epoca,
con notemanoscritte al piatto superiore. Perfettamente
conservati.
Si tratta dell’ottava edizione dell’
Opera Prima
delle Sonate
a tre di Corelli (raccolta di 12 sonate). La prima edizione
risale al 1681, venne stampata a Roma da Giovanni Angelo
Mutij e fu dedicata a Cristina di Svezia. Da quell’anno al 1685
uscirono altre 6 edizioni. Cfr. Marx;
RISM
: C 3663; Sartori
I, 1688 d).
€ 1200
41.
Corelli Arcangelo
Violino Primo. / Sonate / A trè, due Violini, e Violone, ò Arcileuto / col Basso per l’Organo. / consacrate / All’Altezza Serenissima
di / Francesco / Secondo / Duca di Modona Reggio, &c. / Da [...] / Opera terza.
In Venetia: per Gioseppe Sala 1691.
4 fascicoli in-4° (mm 225x168). Violino I: pagine 40. Violino II: pagine 40. Violone ò Arcileuto: pagine 40. Organo:
pagine 40. Fascicoli conservati in cartonature dell’epoca, con note manoscritte al piatto superiore. Ottimo stato.
Si tratta della quarta edizione dell’
Opera Terza delle Sonate a tre
di Corelli (raccolta di 12 sonate). La prima edizione risale al 1689 e
venne stampata a Roma da Komarek. Marx, p. 130;
RISM
: C 3733; Sartori II, 1691 i). L’unico esemplare conosciuto di questa
quarta edizione è conservato mutilo (solo la parte dell’organo) presso la Biblioteca Comunale di Forlì (Fondo Piancastelli).
€ 1600
42.
D’Annunzio Gabriele
Lettera autografa firmata inviata all’editore musicale Tito Ricordi. Datata 30 agosto 1912.
Manoscritto a inchiostro nero su carta azzurrina con intestazione «Chalet de Saint Dominique / au Moulleau
Arcachon / Gironde». 7 pagine scritte. Dimensioni mm 210x160.
Lunga e articolata lettera nella quale il poeta tratta argomenti relativi ad alcune sue opere; tra questi il progetto di mettere
in scena
La Figlia di Iorio
, e quello, mai realizzato, di far mettere in musica la sua prosa
La Gioconda
dal compositore francese
Erlanger. Si parla anche dei rapporti tra il «Vate» e il compositore Alberto Franchetti: «ti ho proposto di dare la Gioconda
a Camille Erlanger appunto perché lo sapevo libero d’ogni impegno editoriale. Egli si è rimesso a me per la scelta. […] Ma
penso che sia opportuno stabilire, innanzi tutto, le condizioni del mio contratto. Naturalmente il libretto sarà “in francese” e la
traduzione ritmica italiana sarà preparata dalla tua casa (sulla scorta del mio testo originale). […] Certo data la fama dell’opera
tradotta in tutte le lingue e ammessa nel repertorio di alcuni teatri esteri converrà conservare il titolo. (ma La Gioconda del
Ponchielli?) […]. La Figlia di Iorio m’avevi promesso di farla dare al Teatro dal Verme […]. Credi tu che sarebbe impossibile
ottenere da Alberto Franchetti la restituzione del libretto? […] Quanti Orfei! Quante Parisine! Quanti Fausti!».
€ 450