Page 81 - cat-vent_gonnelli-oct-2013-2

Version HTML de base

GONNELLI
CASA D’ASTE
tutti i lotti sono riprodotti nel sito www.gonnelli.it
239
Copia firmata da Montale, Andreotti, Carena, Magnelli, Chiappelli, Innocenti e Vagnetti
635.
Montale Eugenio
La casa dei doganieri e altri versi.
Firenze: Vallecchi editore, 1932.
In-4° (mm 252x173). Pagine 30, [2] con 5 illustrazioni in bianco e nero nel testo a piena pagina. Esemplare n. XXIV
su una tiratura a 150 copie, uno dei 25 numerati con numeri romani. Brossura editoriale illustrata con un’incisione
di Peyron e con titoli in inchiostro rosso e nero. Esemplare firmato e datato da Montale al foglio di guardia e, a
seguire, dagli Autori dei disegni.
Prima ricercata edizione dell’opera più rara di Eugenio Montale, particolarmente pregiata per il fatto di recare le firme del
Poeta e di tutti coloro che contribuirono alla pubblicazione: il volume è infatti impreziosito da 5 illustrazioni più una nella
brossura, realizzate proprio dagli artisti della Tavolata dell’
Antico
Fattore
, Libero Andreotti, Felice Carena, Giovanni Caetani
Colacicchi, Alberto Magnelli, Guido Peyron e Gianni Vagnetti. La trattoria fiorentina l’
Antico
Fattore
fu ‘scoperta’ per caso nel
1929 da Andreotti, Carena e Magnelli, che la elessero a ritrovo settimanale di un sempre più ampio gruppo di artisti tanto che le
riunioni del mercoledì della
Tavolata
(di pittori, scultori, poeti, letterati...) divennero una delle più intense esperienze artistico-
letterarie dell’epoca: «circostanze imponderabili, casualità fortuite, coincidenze magàte, destini geniali, tutte insieme queste cose
determinano, a volte, la nascita di eventi culturali irripetibili» (Gatta Massimo,
Firenze 1929. L’antica tertulia dell’Antico Fattore tra
arte, poesia, cibo e musica
). Questo fervido clima culturale portò nel 1931 anche alla nascita di un concorso di poesia, il
Premio Antico
Fattore
, «la cui giuria, è questa la particolarità, sarebbe stata composta non da addetti ai lavori (critici, letterati, professori) ma da
artisti dello scalpello e dei pennelli». Il primo premio della prima edizione del concorso fu assegnato proprio alla poesia
La casa
dei Doganieri
di Montale, preferita a
Vento a Tindari
di Quasimodo; l’opera venne quindi pubblicata dall’editore Vallecchi in una
placchetta fuori commercio, divenuta come anche le successive (vedi lotti 651 e 700) una vera rarità bibliografica.
€ 4000
636.
Montanari Geminiano
L’astrologia convinta di falso col mezzo di nuove esperienze, e
ragioni fisico-astronomiche, o’ sia La caccia del frugnuolo...
In Venetia: per Francesco Nicolini, 1685.
In-4° (mm 216x152). Pagine XIV [i.e. XVI], 158 [i.e.
160] (ripetute nella numerazione le pp. 131-132), con
1 ritratto di Geminiano Montanari. Lievi arrossature
alle pagine 37-40. Capilettera decorati, testatine e
finalini in xilografia. Legatura in pergamena, con titolo
manoscritto entro tassello in oro lievemente cancellato.
Il testo inizia con un discorso sull’esistenza degli influssi
planetari, indicati come il primo supporto senza il quale
sarebbe inutile l’astrologia, continuando con l’analisi delle
cause dei venti e dell’influenza degli astrologi sulla medicina,
agricoltura, commerci e navigazione. Vengono poi analizzate
le qualità e proprietà dei pianeti. Alla fine l’Autore espone
l’utilità dell’uso del frugnuolo, un fanaletto con lucerna,
come utile ausilio per la caccia notturna. Ceresoli 367;
Gamba 2019.
€ 850