GONNELLI CASA D'ASTE - AUTOGRAPHES MANUSCRITS LIVRES

105 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 179. Accame Vincenzo e altri Numero uno [- sei]. (Tutto il pubblicato). s.d.e. [i.e. Milano: edizione Cenobio, giugno 1979 - giugno 1984]. 6 volumi in-4° (mm 297x209). Collezione completa, dal n. 1 del giugno 1979, a cura di Ben Vautier, al n. 6 del giugno 1984, a cura di Arturo Schwarz. La pubblicazione riproduce frasi, autografi, testi dattiloscritti, disegni e fotografie di opere di molti artisti, tra i quali Kosuth, Ghiselin, Venet, Giuseppe Chiari, Ben, Judd, R. Johnson, Debord, Agnetti, LeWitt e molti altri. Il numero 4, curato da Sol LeWitt, conserva un inserto originale nel formato cartolina, interfoliato sciolto. Brossura originale bianca spillata, con titolo in nero (design di Aldo Spinelli). Ottima conservazione. (6) Rara collezione completa della rivista d’artista «Numero», pubblicata a cadenza annuale a Milano tra il 1979 e il 1984 sotto l’egida dell’associazione/galleria Cenobio Visualità, punto di riferimento per la sperimentazione visiva e teorica nell’Italia del secondo Novecento. Ogni numero è concepito come un quaderno monografico, curato integralmente da un artista o critico d’arte di rilievo internazionale, secondo una formula che fonde il libro d’artista, l’antologia visiva e il manifesto curatoriale. La rivista si 180. Agnetti Vincenzo Lotto di 5 opere di Vincenzo Agnetti. XX secolo. Compongono il lotto: 1) Agnetti Vincenzo, Tesi. Milano: Prearo, 1972. Con una dedica autografa dell’Artista datata Milano IX 1972; 2) Id., 12 opere di Antonio Calderara. Milano: Scheiwiller, 1970; 3) Id., Machiavelli 30. Milano: Ugo Guanda, 1978; 4) Id., 14 proposizioni sul linguaggio portatile... s.d.e. [i.e. 1972]; 5) Agnetti. Milano: Artra studio, s.d. [i.e. 1978 ca.]. (5) Vincenzo Agnetti è stato uno dei protagonisti più originali e rigorosi dell’arte concettuale italiana. La sua ricerca si è sviluppata al crocevia tra linguaggio, tecnologia e memoria, dando forma a un corpus di opere in cui la parola diventa immagine e il pensiero si fa materia. Dopo una formazione tra Accademia di Brera e proponeva di offrire prospettive multiple e radicali sull’arte contemporanea, in un arco che va dall’informale al concettuale, fino al recupero consapevole delle avanguardie storiche. Oltre al loro contenuto intellettualmente denso e curatoriale, i sei numeri riflettono una grafica curata e un formato agile, che rende la collezione un esemplare rappresentativo dell’editoria d’artista italiana a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. € 180 conservatorio, Agnetti si avvicina inizialmente al Gruppo del Cenobio, per poi allontanarsene e intraprendere un percorso personale segnato da un forte interesse per la semiotica, la filosofia e la comunicazione. La sua produzione spazia da poesie visive e testi concettuali a opere su supporti inusuali come il feltro nero inciso, la bachelite o il vetro, su cui incide frasi e formule criptiche, quasi aforismi sospesi nel tempo, testimoniando un’attitudine sperimentale unica, che ha saputo unire estetica e logica, ironia e rigore formale. La pratica di Agnetti si fonda su un profondo interrogarsi sui meccanismi della percezione e della conoscenza, in un costante slittamento tra significato e significante. L’artista mette in discussione la nozione stessa di autore, di originalità e di opera, anticipando temi oggi centrali nel dibattito teorico e curatoriale. € 200

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