GONNELLI CASA D'ASTE - AUTOGRAPHES MANUSCRITS LIVRES

128 ASTA 63: LIBRI, AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FIRENZE 7, 8 E 9 OTTOBRE 2025 GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Bellissima traduzione serigrafica di sette poemi verbotettonici 224. Lora Totino Arrigo Cronofonemi iridescenti. Torino: Edizione tuttagrafica, 1977. In-folio oblungo (mm 340x495). Carte [2] di testo e 6 bellissime serigrafie a colori sciolte di Arrigo Lora Totino, firmate e datate in basso a destra e numerate in basso a sinistra, ciascuna preceduta da un foglio didascalico. Macchia marginale a tutto il volume, che non coinvolge le tavole. Legatura editoriale in piena tela, con titoli al piatto. Ampia macchia ai piatti e alle sguardie. Tiratura in 100 copie numerate e firmate al colophon dall’Artista. Opera esemplare della maturità creativa di Arrigo Lora-Totino, nonché uno dei vertici del suo percorso nella poesia concreta, visiva e sonora. In questo raffinato libro d’artista, composto da una sequenza Catalogo originale, in 2 volumi, della famosa mostra tenutasi nel 1985 al Centre Pompidou, con il raro involucro originale 225. Lyotard Jean-François Les Immatériaux. Paris: Centre Geoges Pompidou, 1985. 2 volumi in-4° (mm 300x205): 1 volume di testo (Epreuves d’écriture) e 1 volume di tavole (Album et Inventaire). Brossura di serigrafie a colori, l’Autore sviluppa una sperimentazione visiva e cromatica sulla forma della parola, traducendo in chiave graficopoetica le qualità sonore e semantiche del linguaggio. Ogni tavola si presenta come una composizione verbovisiva dove il colore diviene veicolo essenziale della “voce” implicita della parola, dando vita a un vero e proprio poema architettonico. L’opera testimonia un approccio che Lora Totino stesso definiva come “concretezza di secondo grado”: non solo fonemi resi visibili, ma dotati anche di una dimensione cromatica plurima, dove variazioni tonali e contrasti sollecitano una lettura dinamica e dialettica. Come scriveva Luigi Carluccio, Cronofonemi iridescenti è « [...] un poema la cui architettura è data appunto dalle parole»; è un’opera che riflette in pieno la tensione dell’Autore a superare i confini tra arte visiva, poesia e performance, inscrivendosi nel cuore della neoavanguardia italiana e internazionale. € 90 editoriale bianca illustrata, con titoli in grigio al piatto e al dorso, per il primo; cofanetto editoriale grigio con titoli bianchi per il secondo. Ciascuno entro il sacchetto editoriale d’alluminio illustrato, raro a trovarsi, soprattutto in buone condizioni come nel nostro esemplare. (2) Pubblicato in occasione della storica mostra curata da Jean-François Lyotard e Thierry Chaput per il Centre de Création Industrielle presso il Centre Georges Pompidou di Parigi, Les Immatériaux è oggi considerato un momento fondativo nella riflessione critica sul medium espositivo contemporaneo. L’allestimento, rivoluzionario per concezione e impatto, si configurava come una rete ipermediale percorribile liberamente, senza itinerari prestabiliti. Il visitatore si muoveva all’interno di ambienti immersivi, tra penombre e spazi oscuri, accompagnato da una colonna sonora incongrua e discontinua che rompeva ogni linearità percettiva. Un’esperienza multisensoriale, reticolare e labirintica, nella quale il fruitore era chiamato a costruire un proprio percorso esplorativo, in sintonia con i principi del pensiero postmoderno. Il catalogo stesso rifiuta la forma tradizionale: composto da tavole sciolte e da un album organizzato secondo diagrammi di flusso, riflette l’estetica del “work in progress” e la logica delle connessioni mobili tra i temi della mostra – mutazioni del corpo, complessità irrappresentabile, discontinuità del linguaggio, temporalità differita. Opuscolo e oggetto concettuale al tempo stesso, Les Immatériaux è oggi un documento raro e fondamentale per la storia delle pratiche espositive, della filosofia francese contemporanea e delle estetiche postmoderne. € 70

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