GONNELLI CASA D'ASTE - AUTOGRAPHES MANUSCRITS LIVRES

140 ASTA 63: LIBRI, AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FIRENZE 7, 8 E 9 OTTOBRE 2025 GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 248. Ruscha Edward Lotto di 3 opere di Ed Ruscha. XX secolo. Compongono il lotto: 1) Ruscha Edward, Colored People. Los Angeles: s.e., 1972; 2) Id., Graphic Works. New Zeland, Auckland City Art Gallery, 1978; 3) Id., Point d’ironie 37. Paris, 2005. (3) Pioniere dell’arte concettuale e figura cardine della Pop Art americana, 249. Serra Richard Animal habitats live and stuffed. Roma: Galleria La Salita, 1966. In-8° (mm 240x168). Carte [4]. Con 5 riproduzioni fotografiche in bianco e nero nel testo e il ritratto fotografico dell’Artista. Brossura editoriale con il nome dell’artista riprodotto al piatto anteriore. Ottima copia. Raro catalogo originale della prima mostra personale di Richard Serra, tenutasi in Italia presso la Galleria La Salita di Roma il 24 maggio 1966. Un evento che, per radicalità e audacia, è oggi considerato una delle mostre più significative e controverse degli anni Sessanta, uno dei momenti fondativi dell’arte d’avanguardia contemporanea, nonché un punto d’origine per molte pratiche espositive dell’arte concettuale e post-minimalista. Allestita durante il soggiorno europeo dell’artista – tra Parigi, Firenze e Roma – la mostra presentava diciannove opere/installazioni, tra cui gabbie contenenti animali vivi e impagliati, assemblaggi materici e collage scultorei di forte impatto fisico e simbolico. L’intento era dichiaratamente polemico nei confronti dell’illusione pittorica, in favore di una ricerca fondata sulla presenza reale, il corpo, lo spazio e la materia. Il titolo della mostra sintetizzava l’ambizione di confondere i confini tra arte e realtà, tra documento, corpo e installazione. L’intervento suscitò un vasto scandalo: il gallerista Gian Tomaso Liverani fu denunciato per aver esposto “articoli non pertinenti alla sua licenza commerciale”, ma fu successivamente assolto anche grazie alle testimonianze di Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli in difesa della libertà artistica. Considerata oggi una pietra miliare della prima fase di Serra, la mostra prefigurava, in chiave sperimentale, elementi che saranno centrali nella sua intera carriera, dalla relazione tra oggetto e spazio fino alla fisicità scultorea come esperienza. Il gesto anticipava anche celebri opere successive di altri artisti, come Kounellis con 12 Cavalli o Maurizio Cattelan con Novecento. € 80 Ed Ruscha ha trasformato il linguaggio visivo contemporaneo esplorando i confini tra immagine e parola, fotografia e pittura, libro e opera d’arte. Attivo fin dai primi anni Sessanta, ha saputo coniugare un’estetica asciutta, minimalista, con uno sguardo ironico e profondo sulla cultura americana, ridefinendo così il panorama dell’arte del dopoguerra. Ruscha è noto per l’uso sistematico di parole, frasi brevi, titoli enigmatici e testi tipografici che compaiono su paesaggi rarefatti, superfici monocrome o fotografie seriali. Con questi elementi ha creato un vocabolario iconico, capace di evocare, sospendere e interrogare il senso stesso dell’immagine e del linguaggio. Le sue opere riflettono l’identità visiva di una certa America – fatta di stazioni di servizio, strade infinite, parcheggi vuoti e insegne pubblicitarie; la poetica di Ruscha – rigorosa, seriale, essenziale – si sviluppa in parallelo alla sua attività pittorica e fotografica, mantenendo costantemente al centro la tensione tra immagine e testo, tra significante e significato. La sua produzione si muove su una linea sottile tra arte concettuale, estetica pop e narrazione visiva, con un approccio che ha saputo mantenersi coerente e radicale per oltre sessant’anni. € 170

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