183 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE La copia di Pierre-Daniel Huet, con la rarissima carta di errata in fine 342. Diophantus Alexandrinus, Arithmeticorum libri sex et De numeris multangulis liber unus... Tolosae: excudebat Bernardus Bosc, è regione Collegij Societatis Iesu, 1670. In-folio (mm 336x229). Pagine [12], 64, 341, [1], 48, [2]. Grande vignetta calcografica al frontespizio con Orfeo che suona la lira, altri rami nel testo, carattere romano e greco. Esemplare lievemente brunito in alcune parti, con qualche macchiolina e altre trascurabili tracce del tempo, ma nel complesso buona copia in splendida legatura coeva alle armi di Pierre-Daniel Huet, dorso a nervi con titolo e decorazioni dorate agli scomparti, dentelle dorata all’unghiatura, tagli spruzzati di rosso (minime abrasioni alle cerniere e all’unghiatura). Grande ex libris armoriale di Pierre-Daniel Huet (1630-1721), filosofo, storico e teologo francese che possedeva una delle più belle biblioteche del suo tempo. Nel 1692, la lasciò in eredità alla Maison professe dei gesuiti di Parigi a determinate condizioni; tutti i volumi della sua biblioteca, con pochissime eccezioni, recano infatti il suo stemma sulla legatura. All’interno, troviamo lo stesso stemma inciso su un grande ex libris con la seguente iscrizione: “Ex Libris Bibliothecae quam Illustrissimus Ecclesiae Princeps D. Petrus Daniel Huetius Episcopus Abrincensis Domiu Professae Paris. PP. Soc. Jesu integram vivens donavit anno 1692”. In calce a ogni frontespizio leggiamo ancora, su una striscia di carta stampata e incollata, questa formula: “Ne extra hanc Bibliothecam efferatur ex obedientia”. Una clausola della donazione stabiliva infatti che la biblioteca di Huet fosse conservata in una stanza speciale e che nessuno dei suoi libri potesse uscire. Prima edizione dei commenti di Pierre de Fermat sui sei libri dell’Aritmetica di Diofanto, matematico greco del III secolo considerato l’inventore dell’algebra, pubblicata da Samuel de Fermat con preziose note che suo padre aveva iscritto sulla sua copia personale dell’editio princeps del testo greco dell’Arithmeticorum di Diofanto, edita nel 1621 a cura del matematico Claude-Gaspard Bachet (15811638). La presente opera contiene, su due colonne, il testo greco di Diophante e la sua traduzione latina, dovuta a Wilhelm Xylander e pubblicata inizialmente nel 1575 a Basilea, nonché i commenti di Bachet e le notevoli osservazioni e conclusioni di Fermat relativi alla teoria dei numeri. Nella parte iniziale del volume si trovano anche due lettere indirizzate da Descartes a Pierre de Fermat (1601-1665), famoso matematico francese che espose il suo famoso “Ultimo Teorema” proprio in questa edizione, senza tuttavia renderne nota la dimostrazione perché “non entrava nel margine stretto dalla pagina”. Nei secoli, diversi matematici hanno tentato di dimostrare la congettura di Fermat, ma fu solo nel 1994, dopo sette anni di totale dedizione al problema, che Andrew Wiles (1953 -), matematico britannico, affascinato dal teorema che fin da bambino sognava di risolvere, riuscì a darne finalmente una dimostrazione. Da allora l’Ultimo Teorema di Fermat si chiama “teorema di Fermat-Wiles”. Honeyman 893; Norman 777. € 15000
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