28 ASTA 63: LIBRI, AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FIRENZE 7, 8 E 9 OTTOBRE 2025 GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Il pirata Barbarossa e la piratessa Sayyida al-Hurra 43. Cartina pergamenacea del Marocco, celebrativa dei due celebri dominatori dei mari, il pirata Barbarossa e la piratessa Sayyida al-Hurra. XVI secolo. Striscia pergamenacea con raffigurazioni e decorazioni policrome. Alcuni strappi e segni del tempo; al bordo superiore è presente una velatura a tempera azzurra, successiva. Al verso, restauro conservativo cartaceo recente. Dimensioni 1000x150 mm. Sulla pergamena sono raffigurati il Barbarossa (Khayr ad-Dīn) sotto una tenda, 5 cittadelle fortificate (una su una montagna rossa potrebbe essere Ait-Ben-Haddou), due elefanti con in groppa un castello I Madrigali di Ariosto con varianti rispetto alla versione pubblicata e alcuni versi dall’Orlando Furioso 44. Ariosto Ludovico Mandrigali de Lud[ovico] Ario[sto]. Non datati, ma inizio XVI secolo. Manoscritti a inchiostro bruno. 2 carte, scritte 4 pagine. Carta con filigrana. Alcune tracce di umidità, ma testo ben leggibile. Dimensioni: 220x160 mm. Le carte contengono 5 dei 12 madrigali composti da Ariosto, insieme ad altri 2 componimenti poetici di autore ignoto. I Madrigali contengono alcune varianti (soprattutto il n. 2) rispetto alla versione pubblicata. SI AGGIUNGONO: 2 bifoli contenenti brani poeti in rima nei quali sono presenti alcuni versi che si ritrovano anche nell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. 7 pagine scritte in totale. Qualche segno del tempo. Non datato, ma XVI secolo circa. SI AGGIUNGE: Fascicolo manoscritto contenente 11 composizioni poetiche di autore ignoto. Carte con filigrana legate tra loro da antico spago. Alcuni difetti, con minime perdite di testo. Non datato, ma XVI secolo circa. (15) I DOCUMENTO: I Madrigali di Ludovico Ariosto sono i seguenti: Primo Madrigale (n. 5 nella versione pubblicata): De se quanto è l’ardore / tanto madonna in me fusse l’ardire / forsi nel mal ch’ho nel core farsi dire / Di voj divrei contarlo / ma per timor ohime d’un sdigno resto [...]. Secondo Madrigale (n. 2 nella versione pubblicata). Il testo presente nel nostro manoscritto presenta molte varianti): (probabilmente per indicare elefanti da guerra), una zona acquarellata in verde (forse un’oasi), un cammello con cammelliere e, in due tondi, il bellissimo viso di profilo di Sayyida al-Hurra (il colore del tondo presente sulla sinistra è sbiadito). Al centro, è presente una sorta di rosa dei venti circondata da 32 raggi rossi e verdi che si allungano su tutta la cartina, attraversata ai lati anche da altre irraggiature. Si leggono alcuni nomi di località, non in arabo o in berbero: (probabilmente) Amaramat, Tafilalet (qui indicata Tafilet), Aurata, Loulad (qui Lauda), Litiba. Questa affascinante pergamena rievoca l’alleanza, in funzione antispagnola, tra la sultana Sayyida al-Hurra, una delle donne più straordinarie della storia marocchina, e Khayr al-Dīn (Barbarossa), il più grande corsaro della storia ottomana. € 900 Quando vostra beltà e vostro valor / Donna con gli occhi, i’t [?] col pensier contemplo / ma coloro intorno [...] et non vi trovo essemplo / sito che alor mirabilmente amore / me liva a volo et mi dime far uscir / et si i alto poggiar dietro al desire [...]. Terzo Madrigale (n. 6 nella versione pubblicata): Se voi cossi mirassi alla mia fidi / com’io miro a’ vostr’occhi e a vostre chiome / eccedir l’altre vedressi come / vostra bellezza ogni bellezza eccede [...]. Quarto Madrigale (n. 3 nella versione pubblicata): Amor io non potrei / Haver da te se non rica mercede / poi che quant’amo lei madonna vide / di far ch’ella sappia ancho / quil chi forsi non crede quanto io sia / giá presso a venir manco [...]. Quinto madrigale (n. 4 nella versione pubblicata): Per gran vento che spire / non s’estingue, anzi piú cresce un gran focho / et spegne et fa sparir ogn’aura il pocho / Quanto ha guerra magiore / intorno in ogni loco e in su le porte / tanto piú un grande amore / si ripara nel core et fa piú forte [...]. Seguono altri due componimenti poetici di autore ignoto. II DOCUMENTO: Signor certo è il mortal uom perché a dispregio / Parla da mor e tute quante schiva / Done a voi che le done aveti in pregio [...] / tigri e assai gli lascio adietro / Lo dissi e dico e dirò mentre io viva / Dogni tempo il voler an chrudo e teso [...] che seria tropo a far liquido il vetro / [...] Predar piacer vedersi in tale insania / Chi mette il piè su la morosa pania / [...] Sia quel che vol, piú tosto vuol morire / Ogni astusia ogni frode ogni delitto / narrar di lor proprio portar seria / nottole a atene crocodili a Egitto / [...] Ne cosa al mondo ritrovar mai posso / Che più soave e più piacevol sia / Dogni minimo eror trovar perdono / Non si trova tra lor honcia di bono ecc. [i versi sottolineati si ritrovano anche nell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto]. III DOCUMENTO: Gli incipit delle composizioni poetiche di autore anonimo sono i seguenti: 1. Io vo cantar il più felice stato / la mia più nobil fiamma e il più bel foco [...] – 2. Era il sugiello in vel nobil e chiaro / nobil alma e gentil di virtù piena [...] – 3. Amor vago, amor dolce, amor cortese / scors’io ver me nel bel giro dell’occhi [...] – 4. Saur ogni uso mortal vino hoggi lieta / Poi chio veggio piegar la mia bellezza [...] – 5. Fortunato son pur, pur son felice / ne più in alto restar mi può fortuna [...] – 6. Con abile man la piglio, lascio e stringo / Ella honesta mostrando a se la via [...] – 7. In me sorge il disio com’ancho sorgie / più suave il piacer ch’alfin s’aspetta [...] – 8. Voi sette la mia luce, il mio bel sole / le rispon’io voi ogni mio bene [...] – 9. D’ugual donque voler di novo insieme / demo principio all’amoroso gioco [...] – 10. Più volte avanti all’aparir del giorno / aquetano l’aedente e bel desio [...] – 11. Canzon invidia sia / Figi ti prego a più leali amanti [...]. € 400
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