39 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 63. Marco da Gagliano Cantus / Missae, et / Sacrarum / Cantionem, sex / decantandarum / vocibus. / Marci a Gagliano / Florentini ac musices […]. [Marca tipografica] / Florentiae / Apud Zenobium Pignorium MDCXIV. Muzio, caro amico e unico allievo di Giuseppe Verdi 64. Muzio Emanuele Quattro lettere autografe firmate. Datate 1866-1874. Manoscritti a inchiostro bruno. Ottima conservazione. Dimensioni varie. (4) Lettera datata Parigi 30 novembre 1866 (scritte 3 pagine): L’incendio e distruzione dell’Accademia di musica di New York avendomi reso libero di impegni quest’inverno. Mi decisi di rivedere la mia famiglia ed amici in Europa. Nel mio soggiorno a Parigi intesi dal mio Maestro ed amico il Cav. Verdi che il teatro la fenice era sprovisto [sic!] di Maestro Concertatore e direttore d’Orchestra. L’ozio essendomi a peso, vengo a chiedere a questa Nobile Direzione, se è libero, il posto sudetto per la stagione di Carnevale e Quaresima […]. Lettera inviata datata Parigi 6 novembre s.a. (scritte 2 pagine): M’affretto di fare risposta alla pregiat.ma del 1° corrente ricevuta stasera. Il desiderio che ho di rivedere i miei amici, Venezia, e passare alcuni mesi costà e la deferenza che Ella manifesta per me, questa circostanza m’induce ad acettare [sic!] l’offerta che ella mi fa, però per il solo Carnevale e Quaresima. Attendo la regolare scrittura per sapermi regolare sul tempo che devo trovarmi alla piazza per le prove necessarie […] E. Muzio. 30 Rue Druot Paris. Due lettere inviate al Car.mo Canedi [Gaetano, architetto teatrale] datate Parigi 7 e 8 agosto 1874: Spero che non avrai pensato che io avessi potuto dimenticare l’affare della Mignon. Il proprietario Monsieur Heugel [Jacques-Léopold - editore] […] mi dice che era in strette trattative col sig. Sonzogno che ha l’intenzione di mettere in un sol fascio Ricordi e Lucca e distruggerli, cosa della quale le imprese si lamenteranno […] se l’affare incamminato non avesse effetto, ei allora tratterebbe col tuo mezzo colla casa Lucca. Il signor Sonzogno comperò 1 volume in 4° (230x170 mm). Conservato il libro parte del Cantus. Pagine 24. Al verso del frontespizio la dedicatoria al Serenissimo Cosmo / Magno Etruriae Duci / [...]. Florentiae Die 26 Aprilis 1614. Index in fine (p. 24). Capilettera incisi. Carte molto ben conservate. Ex Libris Bruno Lusini. Legatura in pelle rossa moderna con filetti in oro, che riproduce le armi della famiglia Medici. Contiene: Veni Sancte Spiritus – Sicut Cedrus – O vos omnes – Ave Maria – Clamemus – Duo Seraphin – Popule meus – Quo raperis – Ecce quam bonum – Puer qui natus est – Regina coeli – Adoramus te Christe – Ne Timeas Maria – Hodie – Faustinus – Kyrie – Goria in excelisi Deo – Credo – Sanctus Agnus Dei. Marco da Gagliano (1582-1643), una delle personalità di primo piano della Firenze di inizio ‘600, autore di melodrammi, divenne Maestro di Cappella alla corte dei Medici. Fu tra i fondatori dell’Accademia degli Elevati, insieme a Ottavio Rinuccini e Jacopo Peri, con i quali spesso collaborò per la composizioni di balli e mascherate per da eseguirsi durante i periodi di carnevale alla corte dei Medici. € 200 già operette di Ofenbach [sic!], Lecoc [Charles Lecocq] ed altri, ma l’arte Italiana, la vera arte, non ha a temer nulla dal tentativo che si fa di introdurre questo nuovo mal francese in Italia […] E. Muzio - Fui da M. Heugel al quale consegnai la tua lettera. Siccome egli è in trattative con Sonzogno per la cessione di Mignon e Amleto vuole interpellarlo se andrebbe bene darla al teatro Castelli (teatro Milanese progettato da Canedi) […] se dice di no allora […] entrerà in trattativa alla casa Lucca per un affare sulle basi di quello che questa casa aveva con M. Choudens [Antoine, editore musicale] […] E. Muzio. La lettera si conclude con l’indicazione del successivo indirizzo di Muzio: Everett House New York. Una curiosità: a Muzio si deve il contatto parigino tra Verdi e il grande pittore Giovanni Boldini, che immortalò il Maestro nel celeberrimo ritratto con cappello a cilindro e sciarpa bianca. € 280 L’autore dell’inno nazionale italiano 65. Novaro Michele Due lettere autografe firmate. Datate 1859 e 1862. Manoscritti a inchiostro bruno. 3 pagine scritte in totale. Una lettera su carta intestata Michele Novaro / Presidente / della / Società Filarmonica. Dimensioni 130x205 e 135x215 mm. (2) Lettera inviata all’editore Francesco Lucca, datata 1859: […] Io mi tengo per molto fortunato che V.S. voglia compiacersi di stampare il mio inno Fratelli d’Italia, ma le faccio osservare che io lo scrissi nel 1848 in Torino e fu stampato in quell’epoca dall’editore Magrini il quale me ne diede delle copie e si ritenne la proprietà. Qualora V.S. creda che dagli Eredi Magrini non vi possano essere opposizioni lo stampi pure che io ne sarò felicissimo […]. Lettera inviata a Tito Ricordi, datata 1862. [...] Diverse contrarietà mi hanno obbligato a sospendere l’esecuzione del progettato concerto, che doveva aver luogo il giorno 11 c.te, rimandandolo alla prossima Quaresima […] desidererei essere il primo a far eseguire in Genova l’inno delle Nazioni del M° Verdi in tutto il suo splendore e secondo l’intenzione del celebre Maestro […] Essendo di Verdi è certamente sempre un importante lavoro per il pubblico in generale, ma l’importanza che gli date voi stesso, perdonatemi, è un pochino esagerata. Non credo che per eseguire questo pezzo vi voglia un tenore di gran cartello come Tamberlich, ma mi pare che un tenore che abbia voce bella ed estesa basterà all’occorrenza […]. € 200
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