43 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Verdi, Italo Pizzi e il poema di Firdusi 72. Verdi Giuseppe Lettera autografa firmata inviata a Italo Pizzi. Datata S. Agata 18 novembre 1883. Manoscritto a inchiostro nero. Un bifolio, scritte tre pagine. Ottime condizioni. Dimensioni 134x210 mm. [...] Ho ammirato quella parte da me letta finora della sua traduzione del Poema di Firdusi, ed ho ammirato or ora il melodramma, ch’ella ha saputo trarne. Ci voleva molto ingegno per fare quello che ha fatto; ma, a parer mio, il soggetto è magro per un dramma, e non credo che i pubblici moderni possano interessarsi a quelle storie, o leggende troppo lontane da noi [...]. L’ultima scena però è interessantissima [...]. Aggiungo in fine che nessun pubblico Italiano potrebbe sopportare nomi come Afragab [Afrâsyâb] o mengeb e altri simili. Del resto non badi a queste mie opinioni che sono affatto individuali, e possono essere erronee. Le rimando il libretto [...]. Italo Pizzi è stato un grande studioso di lingue orientali, in particolare il persiano. Ha pubblicato in particolare il Libro dei re, unica traduzione italiana del celebre poema persiano Shāh-Nāmeh di Firdusi, cui fa riferimento Verdi. € 500 Verdi, Aida e la contrarietà alle raccomandazioni 73. Verdi Giuseppe Lettera autografa firmata inviata a Cesare Vigna, Direttore del manicomio di S. Clemente a Venezia. Datata Genova 9 dicembre 1884. Manoscritto a inchiostro nero. Un bifolio, scritte due pagine. Conservata busta autografa affrancata e viaggiata. Ottime condizioni. Dimensioni 130x200 mm. Caro Vigna La Peppina [Giuseppina Strepponi] occupatissima in questo momento mi ha consegnato la tua lettera a cui rispondo immediatamente. Figurati mio caro Vigna, se non vorrei farti cosa grata qualora il potessi; ma tu capirai bene che di questa sorta di raccomandazioni me ne vengono da tutte le parti; ed io mi son fatto uno stretto obbligo di non prestarmi che per quello, di cui conosco profondamente i meriti. Può darsi che io abbia visto questo Zanichelli nell’orchestra di Parma quand’io v’andai per l’Aida, ma nella massa non avrei potuto discernere il merito di questo tuo raccomandato. [...]. Cesare Vigna, psichiatra, intrattenne con Verdi e consorte un’intensa amicizia. € 500
RkJQdWJsaXNoZXIy NjUxNw==