GONNELLI CASA D'ASTE - AUTOGRAPHES MANUSCRITS LIVRES

47 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Libro dei Salmi liturgici quotidiani a stampa ebraico livornese (Sefer Tehillim) 78. Sefer Tehillim (“Libro dei Salmi”). Livorno, 1795, Ya’aqov Nunes Va’is (stampatore), approvato da Giovanni Vincenzio Falorni. Volume a stampa tipografica completo, misurante mm 120x65 ca., per 172 carte complessive [3+166+3], con specchio di scrittura di mm. 110x55, testo ebraico quadratico all’inchiostro nero (vocalizzato al testo dei Salmi e non vocalizzato al testo di preci e sermoni diversi) distribuito su 18 righi di testo a facciata, contenente una selezione di Salmi per la recita quotidiana, ripartita per le devozioni dei singoli giorni della Frammento di Torah con brano dal Libro dell’Esodo 79. Torah (Bibbia ebraica), frammento di rotolo; Libro dell’Esodo Probabile provenienza italiana, prima metà di XIX secolo. Codice manoscritto su pergamena, riportante Esodo 7:1 – 12:36, misurante mm. 1460x500 ca., con testo ebraico quadratico all’inchiostro nero non vocalizzato disposto su 14 colonne totali per 42 righi a colonna. Singoli capitoli di norma privi di elementi decorativi separatori, ma distinti semplicemente dall’interruzione del testo e l’inizio del nuovo capitolo al capoverso seguente. Bella scrittura ebraica di stile “italiano”, talora con lettere orizzontalmente sovraestese ad abbellire l’estetica del rigo. Il testo riporta i passaggi inerenti alle proverbiali “Piaghe settimana e in occasione di particolari festività ebraiche quali il Giorno dell’Espiazione (Yom Kippur), nonché una serie di commenti, esortazioni e preci aggiuntive stampate nella scrittura rashi “del commento”, che si estende fino a un massimo di 30 righi a facciata. Decorazioni riproducenti modelli a strenna e ceste fiorite di gusto neoclassico tardo-settecentesco stampate in bianconero al termine di ogni sezione; termini notevoli all’interno della pagina di testo a modulo maggiore, in grassetto. Conservato in condizioni eccellenti: minimi segni del tempo. Raffinata legatura decorata con fermaglio centrale metallico a singolo punto di chiusura. La città di Livorno fu sviluppata come porto tirrenico mediceo per volontà di Cosimo I de’ Medici a partire dalla metà del Cinquecento: beneficiando di un’incoraggiante politica di immigrazione, nel tempo vi si stabilì una vivace comunità ebraica per lo più sefarditica iberica od orientale. Alla fine del XVIII secolo, la stamperia ebraica livornese di proprietà di Giovanni Vincenzio Falorni, si ritrovò ad essere la sola in attività in Italia, e lo stampatore Ya’aqov Nunes-Va’is (che morrà appena trentenne il 1815), collaboratore di Refa’el Meldola, rabbino di Livorno tra il 1803 e il 1805, intraprese l’attività di diffusione di materiale liturgico ebraico a specifico beneficio dei membri delle comunità giudaiche orientali di estrazione popolare. In questo senso, la menzione a benedicente memoria del rabbino di Hebron Chaim Avraham Isra’el ben Binyamin Ze’evi (morto il 1731) risalta come assai significativa. € 400 d’Egitto”, ossia, nell’ordine: la mutazione dell’acqua del fiume in sangue; il flagello delle rane; la tempesta di zanzare; l’invasione di moscerini; la peste letale del bestiame; le piaghe su bestiame e persone; la pioggia di fuoco e la grandine; il flagello delle locuste; i tre giorni consecutivi di oscurità sul paese d’Egitto, e, infine, la morte dei primogeniti egiziani. Rotolo frammentario preservato in condizioni discrete nonostante diverse macchie di umidità, piccole deformazioni sulla superficie pergamenacea e possibili segni di abrasione al di sopra e al di sotto della colonna centrale del secondo foglio; cuciture tra i fogli non sempre perfette. Notevole esemplare di rotolo frammentario di Torah ebraica italiana di inizio Ottocento, ottimo esempio della tarda produzione manoscritta sacra, verosimilmente a beneficio del servizio liturgico di comunità provinciali. € 300

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