51 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Il Libro delle Profezie Ecclesiastiche (Kitab al-Nubuwwat al-Kana’isi), raro testo arabo-cristiano 83. Kitab al-Nubuwwat al-Kana’isi. Stampato nel Monastero di San Giovanni Battista a Shuwayr, Libano, AD 1813. Volume a stampa tipografica su carta vergellata spessa composto di 111 carte totali misuranti mm 310x210, [110+1] con specchio di scrittura di mm 235x150; testo arabo a caratteri di stile naskh a stampa in inchiostro nero, distribuito su 27 righi a facciata, con titolature enfatizzate da modulo più ampio e in grafia thuluth. Citazioni scritturali e loro passaggi identificativi rubricati sistematicamente, in inchiostro rosso chiaro. Singole facciate numerate in fase tipografica (da 1 a 226). Alla p. 144 registriamo un secondo colophon, mentre alla p. 161 leggiamo il primo “Kanun” (al-awwal), seguito dal secondo (al-thani) a p. 182. Dal punto di vista decorativo segnaliamo: alle pgg. 95 e 114 due colophones con immagini, la prima delle quali impressa “ex antiqua gemma hujus magnitudinis”; altra icona a pg. 119, “terminati le Lettere e i Vangeli”. Splendida legatura, purtroppo danneggiata al margine inferiore sinistro del piatto anteriore (mancanza angolare e sfilacciatura) e ammaccata in più punti, con decorazione centrale a croce greca composta da elementi “ad arabesco” e bella cornice continua con motivi vegetali, oltre a decori angolari interni.Condizioni di conservazione testuali generalmente buone, ad eccezione di uno strappo a margine di c. 14 (pgg. 27/28), macchie marginali, alle pgg. 138 e 139, e, passim, qualche ingiallimento alle carte. Seconda edizione di questo raro e interessante pentecostario cristiano-orientale in uso della chiesa maronita, ramo autonomo della Chiesa cattolica orientale, stampato per la prima volta nel 1765. Importante testimonianza della vitalità della cultura cristiana del Vicino Oriente, oggi minacciata da condizioni storico-politiche avverse. € 600 Manoscritto ottomano miscellaneo hanafita in arabo di metà Settecento 84. Muhammad ibn Abi Bakr al-Razi, Muhammad al-Birkawi Tuhfat al-Muluk, (“I doni offerti ai Re”), con Mu’addil al-Salawat (“Sulla necessità della preghiera”). Datato all’anno del calendario islamico 1173 (corrispondente al gregoriano 1759/1760) e realizzato probabilmente nell’Anatolia centrale. Codice manoscritto ottomano in lingua araba su carta vergellata chiara di mm 205x145 per 83 carte totali [1+47+1+34], con specchio di scrittura misurante mm 145x90 per la prima opera, mm 140x60 per la seconda. Testo arabo vergato in uno stile naskh orientale per il primo testo, e in una grafica più obliqua, tendente alla mano nasta’liq di area persiana per il secondo lavoro. Testo distribuito su 11 righi a facciata in entrambe le opere. Titolature rubricate, alcuni righi sovralineati in rosso. Il Tuhfat al-Muluk è un’agile opera propedeutica agli elementi del diritto islamico (fiqh) di scuola (madhhab) sunnita hanafita, mentre il Mu’addil al-Salawat consiste in u saggio sulla preghiera islamico-sunnita. Specchio di scrittura incorniciato (jadwal) presente soltanto al secondo trattato e consistente in una semplice linea rossa di delimitazione dello spazio scritto. Occasionali note a margine di varia natura, sia in arabo che in turco osmanico, concentrate intorno al primo dei due testi. Al contropiatto anteriore interno si notano prove di penna; varie stelle talismaniche a matita azzurra segnate alla doppia pagina bianca di intervallo fra i due trattati. Bella legatura in cartone rinforzato ricoperta in pelle scura, con doppia cornice e decorazione centrale impressa, formata da 25 decori circolari disposti a losanga, parzialmente rovinata agli angoli inferiori e scolorita appena al di sotto dell’area centrale al piatto anteriore. Condizioni di conservazione discrete nonostante la presenza di estese gore d’acqua, in particolare alla parte superiore esterna degli ultimi fascicoli; macchie, occasionali ingiallimenti e danni materiali di trascurabile entità, che in nessun caso pregiudicano la leggibilità del testo. Questo manoscritto devozionale, verosimilmente destinato all’uso individuale oppure di qualche confraternita religiosa provinciale (non sufica), testimonia dell’aderenza, o quanto meno dell’interesse, del suo committente per la scuola giuridico-filosofica tradizionale dello hanafismo, uno degli antichi indirizzi della giurisprudenza tradizionale islamica di osservanza sunnita e particolarmente incoraggiata dalle politiche sultaniali ottomane lungo tutta l’età moderna. La scelta di accorpare in un unico manoscritto due autori specializzati in ambiti quali le normative della giurisprudenza e la letteratura devozionale, evidenzia la persistenza di una percezione unitaria, o quanto meno complementare, di tali ambiti personali e professionali nella civiltà ottomana sunnita. € 300
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