55 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Il Sutra Lungo della Contemplazione della Vita Infinita: Bussetsu Muryoju-Kyo 91. Kosogai Sogi Bussetsu Muryoju-Kyo: “Il Sutra lungo della contemplazione della vita infinita”. Prima era Meiji (terzo quarto del XIX secolo). 2 volumi in-16°. Due piccoli volumi manoscritti su carta di riso in formato oblungo verticale, confezionati a leporello; dimensioni al foglio di mm 150x60; spazio scritto di mm 125x50. Testo in fine calligrafia di soli caratteri cinesi (kanji) in accordo con la convenzione delle scritture buddhiste, vergati sulla sola superficie interna da una sorta di calamo o pennello di piccole dimensioni, all’inchiostro nero per il testo principale e rosso a rubricare numerazioni, capitoli e ulteriori ripartizioni interne, quali la fine di verso. I caratteri sono distribuiti su 4 colonne secondo un numero costante di 17 caratteri cinesi a colonna, per un totale di 68 kanji nelle facciate pienamente occupate dal testo. Il primo volume si compone di 58 carte o pieghe complessive di scritto, mentre il volume secondo consta di 69 carte in tutto, per 116 e 138 pagine rispettivamente. Entrambi i volumi Due Dittici Ukiyo-e di Letteratura Buddhista, dallo Shaka Hasso Yamato Bunko 92. Mantei Oga Shaka Hasso Yamato Bunko, Parte 3 (1846) e Parte 8 (1848). Edito presso la Kinjudo di Edo (antico nome di Tokyo), 1846-1848. Illustratore: Utagawa Kuniyoshi (Parte 3) e Utagawa Toyokuni (Parte 8). 4 volumi in-8°. Due dittici di identico formato a stampa mokuhanga non consecutivi, e identico numero di carte [44 a dittico – voll. I: (1+20+1) e voll. II (1+20+1), misuranti al foglio mm 175x150, con specchio di scrittura, rispettivamente, di mm 158x105 (Parte 3) e mm 160x106 (Parte 8) e numero di righi a facciata del tutto irregolare, disposti attorno alle illustrazioni testuali, che si rinvengono a ogni carta. Testo giapponese in stile corsivo, all’inchiostro nero. Un colophon al termine di ciascun volume. Le numerosissime illustrazioni in bianconero, sovente del tutto contornate dal testo, offrono un vivido e drammatico senso del moto e dell’azione, della contemplazione o della stasi. Stato di conservazione molto buono; occasionali sbiadimenti e minime cadute di inchiostro. Copertina stampata con scene a colori vivaci; volumetto rilegato in stile giapponese. (4) Due parti di un popolare adattamento ai gusti del pubblico di fine Ottocento di una celebre biografia devozionale del Buddha. La prima metà dell’opera ripercorre la vita di Shaka (Buddha) dalla nascita sino al monacato intrapreso all’età di 19 anni, culminando con l’illuminazione ottenuta dopo dodici anni di pratica. La seconda parte dell’opera descrive invece il processo attraverso cui Shaka resistette alle persecuzioni degli “eretici” per poter illuminare tutti gli esseri viventi. Fulcro della narrazione è la concezione buddhista della dialettica conflittuale tra bene e male. Le illustrazioni sono dipinte volgarizzando sono stati conservati in condizioni pressoché impeccabile, ad eccezione di minimi ma inevitabili segni del tempo. Le due legature di stile giapponese sono in ottimo stato, così come le due distinte copertine decorate. L’esterno di quella del vol. 1 presenta motivi decorativi dorati su sfondo nero a riprodurre lo stile geometrico dei “mon” dei casati nipponici racchiusi in un rombo, alternandoli a un tondo decorato da un fiore stilizzato con stelo e fogliame (con gli spazi risultanti parimenti abbelliti da ornamenti vegetali). Il piatto interno riproduce una variante di decori geometrici modulari dorati, stavolta su sfondo rosso intenso. La copertina esterna del vol. 2 è abbellita da motivi geometrici ortogonali di colore nero a zone a scacchi circondate da terne di segmenti neri, il tutto su sfondo bigio, forse per via di uno sbiadimento di una coloritura dorata originaria. (2) Il testo qui trascritto è intitolato “Sutra Lungo della Contemplazione della Vita Infinita” e costituisce uno dei più importanti capisaldi della letteratura buddhista “del Grande Veicolo” (Mahayana), declinata nella cultura nipponica nei termini dottrinali della “Terra Pura Occidentale” o amidismo (scuola del Buddhismo Nichiren). Questo celebre Sutra è la traduzione giapponese dell’originale sanscrito intitolato Sukhavativyuhasutram (“Il Sutra della Nobile Terra Pura”), assai facilmente confondibile con l’omonimo “Sutra di Buddha Amitabha” (in giapponese Amida, il “Buddha dell’Eterno Splendore”). Il Bussetsu Muryoju-Kyo è noto in varie traduzioni nipponiche, nominate a seconda dell’epoca in cui ciascuna fu effettuata (non tutte sull’originale sanscrito). La trattazione riguarda una disamina dell’eccellenza delle virtù dei bodhisattva e soprattutto i voti presi da Hojo Bosatsu, intesi a diffondere il più possibile le dottrine dell’amidismo al fine di facilitare a ogni essere senziente l’ottenimento dell’illuminazione, così estinguendo il dolore del perpetuo ciclo di rinascite nella liberazione definitiva degli esseri dalle impurità e iniquità del mondo materiale. € 1000 lo stile pittorico di palazzo, con ciò contribuendo al grande successo di quest’opera presso i lettori giapponesi di fine periodo Edo. In entrambi i dittici un volume è contrassegnato come “il Sopra” e l’altro come “il Sotto”, sezione di un’estesissima opera multivolume in 232 libri, suddivisi in 58 gruppi tra dittici e trittici e pubblicata tra il 1845 e il 1871. € 300
RkJQdWJsaXNoZXIy NjUxNw==