84 ASTA 63: LIBRI, AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FIRENZE 7, 8 E 9 OTTOBRE 2025 GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 141. D’Annunzio Gabriele Ritratto di Luisa Baccara. Roma: La Fionda, 1920. In-8° oblungo (mm 140x198). Pagine 41, [3] bianche. Con un ritratto xilografico in sanguigna realizzato da Adolfo De Carolis. Esemplare intonso, parzialmente allentato, con rarissime fioriture. Brossura originale a due colori con xilografia in rosso dell’artista, con unghiature. Fioriture ai piatti e segni di usura al dorso. Prima ed unica edizione di questi scritti - già apparsi su periodici dello stesso anno - dedicati alla pianista Luisa Baccara che visse con il Vate al Vittoriale dal 1920 al 1938. € 100 La prima Costituzione mai scritta da un poeta 142. D’Annunzio Gabriele La Reggenza Italiana del Carnaro. Disegno di un nuovo ordinamento dello Stato Libero di Fiume. In Roma: Presso la Fionda, 1920. In-folio (mm 320x220). Pagine 85, [3]. Esemplare in barbe, con alcuni fascicoli allentati - parzialmente staccato il primo fascicolo - fioriture diffuse e uno strappo marginale maldestramente restaurato alle pagg. 53.54. Brossura originale con titoli entro cornice tipografica al piatto anteriore. Strappi marginali ai piatti e ampie mancanze al dorso. Esemplare da studio, non passibile di restituzione. Rara tiratura ordinaria in volume - del mese di settembre - della «Carta del Carnaro», la costituzione fiumana che si pone a documento-simbolo di quella sorprendente avventura rivoluzionaria cominciata il 12 settembre 1919 con la marcia dei legionari da Ronchi e conclusasi nel 1920 col Natale di sangue. Si tratta della prima costituzione mai scritta da un poeta - nella quale D’Annunzio riprende e sviluppa un’idea elaborata dall’anarco-sindacalista Alceste De Ambris, suo capo di Gabinetto - pubblicata per la prima volta, in un centinaio di esemplari, il 27 agosto 1920. Si delinea un modello di democrazia diretta, in cui sono propugnati la centralità sociale del lavoro produttivo e la sua importanza rispetto al diritto di proprietà, il salario minimo garantito, il diritto allo studio, l’assistenza medica gratuita, la pensione, il diritto al risarcimento in caso di abuso di potere o errore giudiziario, il liberismo commerciale, il diritto referendario, la revocabilità in ogni momento dei governanti e dei funzionari e loro responsabilità civile e penale per eventuali errori o abusi. Il termine “Repubblica”, presente nella prima stesura e gradito a quelli che volevano fare la rivoluzione, ma intollerabile per i monarchici del Regio Esercito, viene qui sostituito con quello di “Reggenza”, con cui D’Annunzio rassicura i monarchici senza cambiare la sostanza del progetto di De Ambris. € 70
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