95 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Nella pagina a fianco: un dettaglio del Lotto 167 162. Libro d’ore di Torino-Milano. Codice Inv. n. 47. Torino: UTET, 2005. In-4° (mm 285 x 200). Riproduzione dettagliata a colori del codice originale, con numerose vignette a piena pagina. Straordinaria riproduzione di uno dei codici miniati più affascinanti conservati nella Biblioteca Riccardiana di Firenze 163. Le leggende di Santa Margherita e Sant’Agnese. Ms. Ricc. 453. Modena: Art codex, 2008. In-12° (mm 145x103). Legatura in velluto di seta, lapislazzuli, lamina argentata e dorata. Riproduzione integrale in oro zecchino 23Kt. Presente il volume di Commentario. Il tutto entro cofanetto originale in velluto blu, con doppio scomparto, fodera in raso e fermaglio per la chiusura. Ampie tracce di polvere al cofanetto e lievi fioriture ai tagli del volume di Commentario, che presenta una scoloritura al piatto posteriore. Tiratura in 999 copie in cifre arabe. Presente anche il Certificato di Garanzia e Autenticità. (3) Riproduzione dettagliata a colori del codice originale della leggenda della vita di Santa Margherita e Sant’Agnese, realizzata sul finire del XIII secolo dal cosiddetto “maestro di Gerona”, e ispirata ai modelli delle martiri bizantine. Il manoscritto è composto di due sezioni unite insieme probabilmente all’inizio del Trecento; solo la storia della Passione di Margherita di Antiochia è illustrata con immagini miniate che si pongono come commento visivo. € 180 Legatura in velluto verde con decori floreali e stemma della Biblioteca di Gian Giacomo Trivulzio in oro al piatto anteriore; tagli dorati e sguardie in seta verde. Entro cofanetto di velluto bianco con stemma in metallo al piatto, con minime tracce d’uso. Con volume di Commentario. Uno dei 199 esemplari riservati all’Italia e numerati IT 1 - IT 199, su una tiratura complessiva di 980 copie. (2) Riproduzione in facsimile del libro d’ore di Torino-Milano. Originariamente, il libro d’ore era una parte fondamentale delle Très Belles Heures de NotreDame commissionate da Jean de Berry (1340-1416). Per via ereditaria, l’opera incompleta giunse in possesso del conte Johann von Holland, che ne commissionò il completamento ad un artista fiammingo, molto probabilmente Jan van Eyck (13901441). Dopo essere appartenuto a Vittorio Amedeo II Duca di Savoia (1666-1732), il codice passò nelle mani della famiglia Trivulzio, per poi essere trasferito alla Biblioteca di Arte Antica di Torino, dove è conservato ancora oggi. € 150
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