174 ASTA 58: LIBRI, AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FIRENZE 11-12-13 MARZO 2025 175 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE Splendido volume interamente stampato in carattere gotico in rosso e nero, e profusamente illustrato, in fascinosa legatura coeva 333. Bonifacius [papa VIII] Sextus decretalium liber a Bonifacio VIII in concilio Lugdunensi editus... (Al colophon:) Venetijs impresse: per dominum Lucantonium de Giunta florentinum, 1514 die XX Maij. In-4° (mm 208x152) in 5 parti, ciascuna delle quali inizia con proprio frontespizio dove compaiono i nomi dei relativi commentatori. Carte: CCLXXXVIII, CXX, LXIIII, LXIIII, XI, [1 bianca]. Giglio Giunta ai frontespizi, testo in gotico su più colonne stampato in rosso e nero, 2 illustrazioni xilografiche a piena pagina e numerose vignette xilografiche nel testo. Tracce d’uso al primo Raro commento post-incunabolo al De bello gallico 334. Caesar Gaius Julius Commentarii Caesaris recogniti per Philippum Beroaldum. (Al colophon:) Impressit Bononiae: Benedictus Hectoris bibliopola, 1504 cal. Aprilis. In-folio (mm 305x205). Carte: [133, di 134, assente la prima carta, presumibilmente bianca e assente anche nella copia digitalizzata]. Testo in romano. Tracce d’uso al frontespizio, qualche forellino di tarlo, carte leggermente ingiallite e altre trascurabili tracce del tempo. Mezza pelle posteriore con titoli dorati al dorso, piatti marmorizzati. Rara edizione di questo commento al De bello gallico di Cesare, fatto da Filippo Beroaldo (1453-1505), umanista e filologo bolognese. € 380 335. Campano Giovanni Antonio Omnia Campani opera... (Al colophon:) Impressum Venetiis: per Bernardinum Vercellensem iussu domini Andreæ Torresano de Assula, 1502. In-folio (mm 303 x 200). Carte: CXVIII, [6], LXXXIIII, [2], LVIII, [4], XXVI, [1]. Assenti p2-3 ee2, ee5-6. Lavori di tarlo, restauri al frontespizio, fascicolo ee sciolto e altri difetti. Piena pelle settecentesca, tagli spruzzati d’azzurro. Seconda edizione (dopo la prima del 1495) delle opere del Campano. ISTC ic00074000; Goff C74; HC 4285*; BMC(It) p.141; GW VI Sp.79a. € 340 Rarissima edizione, di cui SBN registra solo 5 copie e RBH 2, l’ultima, scompleta, passata in asta nel 1976 336. Cecco d’Ascoli [L’Acerba] Lo Illustro poeta Cecho Dascholi: con commento nouamente trouato: & nobilmente historiato: reuisto: & emendato: & da molta incorrectione extirpato & da antiquo suo vestigio exemplato. & cetera. [Impresso in Venetia: per Ioanne Tacuino de Trino, 1519 adi XX mazo]. In-8° (mm 145x90), Carte: CXXIX (di CXXXIII, [1], con la carta CXXX supplita in manoscritto da una mano del XVIII secolo. Assenti le carte R2-6 contenenti la fine del testo (che però, come si è detto, è supplita in manoscritto), presumibilmente gli indici, e il colophon). Titolo in rosso con grande xilografia a 2/3 di pagina, testo in tondo, interamente illustrato con 76 xilografie (di probabilmente 78). Frontespizio rifilato al margine esterno con lieve perdita delle lettere del titolo e del margine esterno della xilografia, e con piccolo risarcimento all’angolo inferiore, margine esterno corto e in alcuni casi rifilato con minime perdite. Legatura posteriore ricavata da un foglio di pergamena manoscritto in ebraico. Cecco d’Ascoli fu un astronomo e poeta che insegnò in varie città italiane come Bologna e Firenze. Accusato di essere un eretico, fu bruciato vivo e si guadagnò la reputazione postuma di mago. Ne l’Acerba dimostra la sua passione per la scienza e si rivela polemico verso la poesia: suo bersaglio preferito è la Divina Commedia, frontespizio, strappetti con minime perdite alla carta clxx della prima parte, e altre trascurabili tracce del tempo, ma nel complesso bellissima copia completa in legatura coeva in piena pelle riccamente decorata a secco e con armi della famiglia fiorentina degli Alberti, tagli dorati e goffrati (difetti al dorso). Il Liber Sextus, facente parte del Corpus Iuris Canonici, è una raccolta di norme di diritto canonico promulgata con la bolla sacrosanctae Romanae Ecclesiae il 3 marzo 1298 da Papa Bonifacio VIII per integrare il Liber Extra con le nuove norme canoniche emanate dal 1234. Essling 1814 e 1816. Sander I, 1215 e 2002. € 600 che vede come la negazione della “scienza vera” riepilogata da lui in questo poema allegorico, definito da Gianfranco Contini l’”Anti Commedia”. Dedicata ad una donna angelica, simbolo di virtù e conoscenza, l’Acerba tratta anche di astronomia e astrologia, e discute le questioni scientifiche più dibattute nella società dell’epoca: l’ordine dei cieli, le eclissi, la natura dei fenomeni atmosferici, le scienze occulte, la natura di sirene e unicorni, ecc., il tutto arricchito da godibilissime vignette xilografiche in fresca impressione. Sander, 1890; Essling,1334. € 600
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