18 ASTA 58: LIBRI, AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FIRENZE 11-12-13 MARZO 2025 19 TUTTI I LOTTI SONO RIPRODOTTI NEL SITO WWW.GONNELLI.IT GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE L’astrologia e la medicina, la tradizione ermetica e lo studio dell’urina 27. Manoscritto di astrologia medica contenente anche il Tractatus hermetis de judiciis e il testo di Guillelmus Anglicus dal titolo De urina non visa. La data 20 ottobre 1463, Padua è posta in fine al secondo fascicolo manoscritto. Manoscritto pergamenaceo a inchiostro bruno e rosso con titoli rossi e capilettera rossi e blu, composto da due fascicoli, in totale 4 fogli scritti recto e verso. Il primo fascicolo potrebbe essere di epoca anteriore rispetto al 1463. Scrittura gotica corsiva con moltissime abbreviazioni nel testo. Fogli compilati da mani differenti. Testo in latino. Nel primo foglio sono presenti due disegni (recto e verso) che rappresentano le rose dei venti medievali con indicazioni geografiche, astrologiche e mediche. Il secondo foglio contiene due diagrammi, uno di ambito medico. Il secondo fascicolo riporta in fine il nome del compilatore: Marsilio Sch[...], e il luogo: Padua. E’ presente anche un diagramma astrologico in fine al manoscritto. Legatura moderna in pergamena. Carte di guardia moderne. Dimensioni: 200x305 mm. Il manoscritto contiene: Primo fascicolo - Foglio 1r: la rosa dei venti, disegnata a inchiostro nero e rosso, presenta una stella centrale inserita in alcuni cerchi concentrici. Nel primo cerchio (dall’esterno) sono indicati i venti secondo l’antica nomenclatura romana: vulturnus, subsolanus, eurus, euronothus, nothus, libonothus, lybis, zephirus, chorus, cyrcius, septemprio, aquilo; nel secondo troviamo i punti cardinali in notazione greca e latina: anatole / oriens, mesembris /meridies, dysis / occidens, arctos /septemtrio; nel terzo, i nomi latini delle costellazioni; nel quarto, i mesi latini; nel quinto, i quattro elementi, associati alle fasi della vita: aer / infantia humida et calida, ignis / juventus calida et sicca, terra / senectus sicca et frigida, aqua / decrepitas frigida et humida. Foglio 1v: Una seconda rosa dei venti, sempre disegnata a inchiostro nero e rosso, è formata da cerchi concentrici e suddivisa in 12 settori, cui corrispondono altrettanti venti. La provenienza dei venti è indicata nel cerchio più interno: Asia, Africa, Europa. Di ogni vento, indicato secondo l’antica nomenclatura romana, sono indicate varie caratteristiche e l’effetto sulla temperatura: gelidus, calidus, temperatus ecc. Foglio 2r: Diagramma dal titolo: Viginti sunt colores urinarum quorum quidam significant. Foglio 2v: Diagramma a inchiostro bruno e rosso contenente cerchi nel quali vengono indicati dieci generi (genere super continent quam confidant [...] quantitatem, dimensionum [...] longitudine, latitudine [...]) dai quali si sviluppano la forza e la debolezza, la velocità e la lentezza, l’ordine 28. Raccolta di 9 pergamene. Datate 1228-1861. Documenti pergamenacei. Manoscritti a inchiostro bruno. Testi in latino e italiano. 3 pergamene sono del XIII secolo. Le date sono: 1228, 1236 (copia autentica con un signum tabellionis di apertura e chiusura esemplata dal notaio Mandulus Grassus. Di ambito vercellese), 1259 (con 5 signa tabellionum, 1 ad apertura della pergamena). Dimensioni varie. (9) Si tratta di atti notarili, prebende, intendur, documenti vari. € 300 29. Propositionibus [Auctoritates] universalibus Aristotelis. Non datato, ma XVI secolo circa. Manoscritto a inchiostro bruno e rosso. Carte 99. Titoli e capilettera in rosso. Testo in latino. Molte abbreviazioni nel testo. In fine un indice e alcune carte con appunti vari di altro argomento (scritti con mano secentesca). Firma di appartenenza – Julius Zoboli - al contropiatto e al piede della e il disordine, il caldo e il freddo ecc. Il secondo fascicolo contiene due testi di astrologia medica. Foglio 3 (recto e parte del verso) Incipit: Incipit tractatus hermetis de judiciis. Il testo è suddiviso in quattro capitoli. Il primo è relativo all’oroscopo, ai segni zodiacali (Aries, Taurus, Gemini, Cancer, Leo, Virgo, Libra, Scorpio, Sagittarius, Capricornus, Aquarius, Pisces. I loro nomi sono indicati anche ai margini) e ai loro ascendenti. Seguono: Hermetis de horis planetarum, [...] Hermetis de noctis diebus, […] de amministrationi medicinarum. Si tratta di testi astrologici attribuiti alla tradizione di Ermete Trismegisto. Nel Medioevo e nel Rinascimento l’ermetismo fu considerata la dottrina occulta degli alchimisti ed Ermete Trismegisto il padre dell’alchimia. La continuazione del foglio 3v e il foglio 4r e v contengono il testo dell’opera di Guillelmus Anglicus dal titolo De urina non visa. Incipit: Ne vel ignorantie ut potius invidie causa redarguare mi germane qui [...] apud Massiliam aliquam diu metum fluidisti grazia et aliorum fludentium hanc [...] appetentem tractatum quem totiem [...]. Explicit: [...] Inveri interum [...] ingredi radios et comburi a sole. Unde dixi quam moveret[...] ad duo menses et octo dies […] habui et exat emopto[…] et phisicus. Finis. Marsilio Sch[…] Padua. […]”. Segue un diagramma astrologico e una nota di due righe in scrittura umanistica corsiva: Vita [...] fratres pater filiorum infirmus / Uxor mortis [...]. Il trattato De urina non visa, suddiviso in nove capitoli, venne scritto da Guillelmus Anglicus - medico e astrologo inglese, fondatore dell’uroscopia medievale - intorno a 1220 a Marsiglia. Il titolo sembrerebbe curioso – l’urina non vista – ma in realtà all’epoca il consulto medico poteva avvenire in absentia patientis, essendo il malato rappresentato dalla sola boccetta di urina. Guglielmo Anglicus volle andare oltre, proponendo un consulto senza paziente, ma anche in absentia dell’urina. Con questo trattato intendeva dimostrare la superiorità dell’astrologia, ampiamente dominante nel XIII secolo in confronto alla semiologia medica, rispetto all’analisi dal vivo delle urine. L’opera si conclude (9° capitolo) con un resoconto nel quale Anglicus spiega come riuscì ad ottenere una diagnosi corretta basandosi sull’esame del cielo, e non sulle urine di un suo paziente. Il diagramma astrologico posto in fine al manoscritto è esplicativo di quanto indicato nel nono capitolo: [...] Erat 24 gradibus [...] ascendes Venus 28 Sagittaris [...] Luna 26 Capricornis [...] Mars 26 Geminorum, Saturnus 25 Scorpii ecc. Al centro del diagramma è scritto: Hec figura est exemplum supra ductorum. L’opera Urina non visa ebbe un grande successo durante il Medioevo e oltre: venne copiata, letta e diffusa persino nelle lingue vernacolari. Fu inserita anche nel programma di studi della facoltà di arti e medicina a Bologna all’inizio del XVI secolo (il che spiega la sua ampia diffusione nell’ambiente astrologico medico italiano). A fine secolo questo testo venne condannato dalla facoltà di teologia parigina, insieme ad altri considerati di astrologia divinatoria. € 1000 prima carta e altra nota di appartenenza al verso dell’ultima carta Zafrat[...] di Baldi da Este. Restauro moderno con brachette di pergamena. Alcune tracce di umidità. Legatura su assi di legno antiche con costola in pelle più recente. Tracce di fermaglio. Dimensioni: 145x95 mm. Specchio di scrittura: 85x65 mm. Oggi si ritiene che questo testo, conosciuto anche col titolo di Parvi flores, sia opera del francescano Johannes de Fonte, attivo tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo. Questo florilegio, databile tra il 1267 e il 1325, venne realizzato soprattutto traendo dal pensiero di Aristotele, ma anche da alcuni suoi commentatori e da altri autori antichi, come Platone, Seneca e Boezio. Del florilegio esistevano due diverse redazioni - Propositionibus e Auctoritates - cui corrisposero differenti tradizioni manoscritte. Questo testo dimostra come la massiccia penetrazione delle opere di Aristotele nel mondo latino, a partire dal XII secolo, provocò un rinnovato interesse per le scienze. Questa raccolta costituì per lungo tempo uno strumento di lavoro e non stupisce che, man mano che venne trasmessa anche in ambito accademico, abbia subito profonde trasformazioni. L’incipit del nostro manoscritto è il seguente: Incipit prologus de propositionibus universalibus Aristotelis. Alexander magnus rex fertur magistrum habuisse acutissimum philosophum Aristotelem qui annum XVIII agens, ut dicit Eusebius in Chronicis, discipulus fuit Platonis, viri magni ingenii et, ut dicit Augustinus in VIII° De civitate Dei, multos superans ex sociis suis sectam Peripateticorum instituit qui quasi deambulando studebant. Et fuit nomen patris ejus Nicomachus sapientissimus graecorum. Sed quia ipse Aristoteles scientias invenit verissima set complevit, juste sibi ipsi nomen magnum inter ceteros vindicavit. Ex cujus libris incipiendo a Metaphysica, deinde philosophica et cetera, ut patet ordo, nobiliores quasdam ex singulis libris porpositiones universales infra ut patere poterit legenti ponam [...]. Al Prologo segue Primo primi libri Metaphysicae (e poi i libri seguenti), i Libri Ethicorum, Libri aeconomicorum, Libri politicorum, Libri rethoricorum, Libri logicorum, Libri topicorum, Libri de animalibus, De Moribus (di Seneca), De Beneficjis (di Seneca), De remediis fortuitorum (di Seneca), De consolatione (di Boezio), Apuleii De deo Socratis, Empedocles cui segue Notabilia artis physionomie (in cui vengono nominate varie parti del corpo umano). Il manoscritto contiene numerose varianti rispetto alla versione pubblicata. € 360
RkJQdWJsaXNoZXIy NjUxNw==