20 ASTA 50: LIBRI, AUTOGRAFI E MANOSCRITTI, FIRENZE 6-7 MARZO 2024 GONNELLI CASA D’ASTE CASA D’ASTE 29. Napol on - Imperatore dei francesi Brevet d’honneur con firma autografa Bonaparte. Datato Quatre Pluviôse, anno 11 de la République Française (24 gennaio 1803). Documento pergamenaceo manoscritto e a stampa. Oltre alla firma autografa del Premier Consul Buonaparte, il documento reca in calce anche quelle autografe del ministro della Guerra LouisAlexandre Berthier e del segretario di Stato Hugues-Bernard Maret. Conservato sigillo cartaceo a secco. Dimensioni 450x340 mm. Il Brevet d’honneur è conferito al luogotenente Le Maire per meriti militari, insieme alla spada d’onore della Repubblica francese. € 300 30. Pea Enrico Raccolta di 8 libri con dediche e firme autografe. Anni ’40 del XX secolo. La raccolta comprende: Magometto. Milano: Garzanti 1942 - Vita in Egitto. Milano: Mondadori 1949 – Lisetta. Milano: Mondadori 1946 - Arie bifolchine. Firenze: 31. Sciascia Leonardo Testo autografo non firmato, inviato in risposta ad alcune sue domande su Stendhal. 1980. Manoscritto a inchiostro nero. 3 carte scritte al recto con intestazione Camera dei Deputati. Conservata anche la lettera dattiloscritta contenente le domande e la busta intestata, col nome della destinataria autografo di Sciascia. Dimensioni 210x295 mm. Sciascia, profondo conoscitore di Stendhal, (scriverà qualche anno dopo Stendhal e la Sicilia), risponde magistralmente alle otto domande, relative alla psicologia delle passioni di Stendhal. D sull’ipocrisia: R Il problema dell’ipocrisia, del nascondersi, del cifrarsi è in Stendhal molto complesso. Semplificarlo in quella specie di mania di persecuzione che ebbe nei confronti delle polizie e di quelli che oggi diremmo servizi segreti è una limitazione e, in definitiva, un’incomprensione Ma ci sono dei testi critici illuminanti in proposito: e soprattutto quelli di Strobinski (L’occhio vivente […]). Io ho persino avanzato l’ipotesi che Stendhal si nascondesse alla morte. (Una piccola nota nella Scomparsa di Majorana) [saggio di Sciascia del 1975]. Bisogna tener conto: dell’infanzia passata tra le donne e nel ricordo della madre; dell’amore alla madre; dell’odio alla zia Seraphie, dell’idea della passione (che diventa passione per la terra delle passioni, cioè l’Italia) […]. D sulla censura dell’impulsività: R Ci sono passi nell’Henri Brulard, che a me pare spieghino tutto – e specialmente quelli che riguardano la madre […]. D sul ricordo delle passioni: R Non credo solo nel ricordo. Il De Vallecchi 1943 - La passione di Cristo. L’anello del parente folle. Brescia: Morcelliana, 1940 – Zitina. Firenze: Vallecchi 1949 - Il forestiero. Firenze: Vallecchi 1943 - Il romanzo di Moscardino. Milano: Garzanti 1944. (8) € 100 l’amour io credo sia venuto fuori da una quotidiana registrazione: qualcosa di simile a quei diagrammi che negli ospedali si attaccano ai letti degli ammalati […] come se Stendhal si fosse inoculato un virus e ne avesse seguito dentro di sé il decorso. D sulla passione per le donne: R C’è uno Stendhal libertino. Ma è un po’ come il bambino che canta perché ha paura del buio […]. D sull’Italia: R Anche l’Italia può essere considerata immagine della madre. Rispondendo alle ultime tra domande, Sciascia conclude: Per me, lo scrittore che più è da avvicinare a Stendhal è Tolstoi. € 300
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