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libri e stampe - firenze 15-17 novembre 2012
GONNELLI
CASA D’ASTE
72
133.
Tettamanzi Fabricio
Breve Metodo per fonda-/mentemente e con facilità /
apprendere il /canto fermo diviso in tre libri [...] Del Padre
F. Fabricio Tettamanzi / da Milano Predicatore de Minori
/ Osservanti cominciato a copiare li 23 di Luglio /1712;
Cl.cus Laurentius Manisera
Manoscrittoa inchiostronero. Pagine93, [2].Moltissimi
esempi musicali nel testo (notazione quadrata su
tetragramma). A p. 2 disegno a tutta pagina della
mano guidoniana. In fine alcune massime relative ai
sacerdoti, tra queste: «Il sacerdote che non sa cantare,
è un asino che non sa ragliare, e così tutte due pigliali e
buttali à mare». Margini fragili. Legatura dell’epoca in
cartone alla rustica. Dimensioni: mm 205x150.
Copiamanoscrittadel celebre trattatodi canto fermo stampato
a Milano da Federico Agnelli nel 1686 (per errore segnato
1636) e dedicato Padre Giovanni Abbiati, “Priore dell’Insigne
Monastero della Certosa presso Pavia, e Visitatore Generale
della Lombardia”. Lo stesso Tettamanzi nell’avvertimento
spiega il suo lavoro: «Hò diviso questo in tre libri, il primo
de’ quali serve solo per chi desidera approfittarsi nel canto,
il secondo, et il terzo serve per esercitio ancora de’ periti,
mancandoli altri libri per uso del Coro».
€ 400
134.
Verdi Giuseppe
Biglietto con firma autografa.
Non datato.
Manoscritto a inchiostro nero su carta con alcune
piccole gore. 1 bifolio, scritta 1 pagina (probabilmente
parte di una lettera più lunga). Un piccolo foro della
carta compromette la lettura di una parola. In cornice.
Dimensioni: 87x130 mm.
Il compositore scrive: «mercoledì saremo a Piacenza e se
verso un’ora potesse venire all’albergo farebbe piacere a me
ed a mia moglie […]». Nella cittadina emiliana, Verdi e la
moglie Giuseppina alloggiavano all’albergo San Marco.
€ 350
135.
Verdi Giuseppe
Miscellanea di brani vocali tratti da opere del compositore di Busseto.
Metà del XIX secolo.
In-4°oblungo (mm 240x335). Carte non numerate. Spartiti per canto e pianoforte. Alcuni fascicoli sono in
prima edizione. Un indica manoscritto precede gli spartiti. Legatura in mezza pelle. Angoli dei piatti un poco
consunti. Interno in buono stato.
Contiene:
Son guerriera
nell’opera
Giovanna d’Arco
. Milano, Ricordi, numero di lastra 17177 –
O fatidica foresta
nell’opera
Giovanna
d’Arco
. Milano, Ricordi, numero di lastra 17180 –
Dunque o cruda
nell’opera
Giovanna d’Arco
. Milano, Ricordi, numero di lastra 17181
Amai, ma un solo istante
nell’opera
Giovanna d’Arco
. Milano, Ricordi, numero di lastra 17187 –
S’apre il cielo
nell’opera
Giovanna d’Arco
. Milano, Ricordi, numero di lastra 17191 –
Tu al cui sguardo onnipossente
nell’opera
I due Foscari
. Napoli, Girard, numero di lastra 6827
/ 6769 - T
u pur lo sai che giudice
nell’opera
I due Foscari
. Napoli, Girard, numero di lastra 6771 / 6830 –
Allor che i forti corrono
nell’opera
Attila
. Milano, Lucca, numero di lastra 5903 –
Oh! Nel fuggente nuvolo
nell’opera
Attila
. Milano, Lucca, numero di lastra 5906 –
Si,
quello io son
nell’opera
Attila
. Milano, Lucca, numero di lastra 5907 –
Tu, rea donna
nell’opera
Attila
. Milano, Lucca, numero di lastra
5917 –
Te sol, te sol quest’anima
nell’opera
Attila
. Milano, Lucca, numero di lastra 5916 –
No, non morrai
nell’opera
I due Foscari
. Napoli,
Girard, numero di lastra 6801 –
Più non vive
nell’opera
I due Foscari
. Napoli, Girard, numero di lastra 6803 –
Nel tuo paterno amplesso
nell’opera
I due Foscari.
Napoli, Girard, numero di lastra 6802 –
Questa dunque è l'iniqua mercede
nell’opera
I due Foscari
. Napoli, Girard,
numero di lastra 6806 –
Da Gusman, su fragil barca
nell’opera
Alzira
. Milano, Ricordi, numero di lastra 17777 –
Prode guerrier
nell’opera
Nabucodonosor
. Milano, Ricordi, numero di lastra 13810 –
Donna chi sei?
nell’opera
Nabucodonosor
. Milano, Ricordi, numero di lastra
13823.
€ 100
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