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CASA D’ASTE
1364.
Quadri Giovanni Lodovico
Tavole gnomoniche per delineare orologj a sole...
In Bologna:
nella Stamperia di Lelio dalla Volpe, 1733.
In-4° (mm 240x185). Pagine [4], 220, [6] tavole ripie-
gate. Frontespizio a inchiostro rosso e nero con veduta
di Bologna incisa in rame. Esemplare in buono stato nel
complesso con minime fioriture e un restauro ben fatto
all’ultima tavola ripiegata. Legatura coeva in piena per-
gamena floscia con cinque nervi e titoli al dorso. Qual-
che macchia e un minimo strappo al piatto posteriore.
€ 300
1365.
Quingles Giacomo Francesco
Spiegazioni di due antiche mazze di ferro ritrovate in Messina nell’anno 1733. Scritte dal
naufragante, e dall’ardito...
In Venezia: nella stamperia di Francesco Pitteri, 1740
(Al colophon:) In Messina: nella stamperia accademica per il Lazzari, 1740.
In-folio (mm 365x230). Pagine [14], 283, [1] con 1 antiporta allegorica e 27
tavole incise in rame fuori testo incise in rame da Antonio Gaetano su disegni
di Raimondo de Leonardo, di cui 3 ripie-
gate e una a doppia pagina ripiegata; con
anche due tavole a piena pagina nel testo e
8 splendide vignette di emblemi poste a mo’
di testatine, il tutto xilografico. Frontespizio
in inchiostro rosso e nero. Copia in barbe,
con le tavole in bella e fresca tiratura, mini-
mi difetti. Legatura moderna in piena pelle.
Prima edizione di uno dei più importanti libri
figurati del Settecento siciliano, scritto da Quin-
gles e Aglioti, celati nel titolo sotto i nomi ac-
cademici de Il Naufragante e de l’Ardito. Dopo
il ritrovamento di due antiche mazze nel 1733
«sulle quali vi era incisa un’invocazione alla Ver-
gine con una menzione della lettera scritta da
Maria ai Messinesi» divampò una accesa contro-
versia sulla veridicità dei manufatti che spinse il
Senato di Messina a incaricare l’Accademia dei
Pericolanti del loro studio. «I pareri si divisero;
così Quingles pensava che si trattasse di due
insegne di magistrati [...]; gli altri, con in testa
l’Aglioti, ritenevano che si trattasse di mazze da
guerra. L’Aglioti poi, più di tutti, si ingegna a
dimostrare l’autenticità della lettera inviata ai
messinesi» (Moncada lo Giudice 1840). L’ope-
ra è impreziosita da splendide tavole, la maggior
parte illustranti l’incisione delle mazze, stemmi,
medaglie, corone, armature e iscrizioni, inclu-
sa una grande tavola a doppia pagina e ripiega-
ta che riproduce per intero i due reperti (mm
740x540); tra queste vi è anche una splendida
veduta a volo d’uccello della città di Messina in-
cisa in rame da Gaetano e una «suggestiva tavola
che ricopia disegno del 1522 che mostra Messi-
na attaccata dalla peste ed in alto la Vergine che
invoca il Figlio per proteggere la città» (Mon-
cada, cit). Cicognara 3346; Mira II, 258-259;
Parenti 194-195.
€ 1400




