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CASA D’ASTE
99.
Buonanni Giacomo, Mirabella Vincenzo
Delle antiche Siracuse volume primo (-secondo).
In
Palermo: nella stamperia di Gio: Battista Aiccardo,
1717.
2 volumi in-folio (mm 290x195). Pagine [30], 348,
1 ritratto dell’Autore inciso da Ciche e 2 piante cal-
cografiche più volte ripiegate fuori testo; [8], 152,
164, [12], 165-284 e 16 tavole incise in rame fuori
testo, di cui 14 più volte ripiegate. Due esili forel-
lini di tarlo marginali lungo il primo volume, che
interessano seppur in maniera trascurabile le tavo-
le, più ampi alle ultimissime carte e un lavoro di
tarlo e alcuni forellini nel margine inferiore e supe-
riore del secondo, con perdite occasionali di testo,
per il resto splendido esemplare. Legatura coeva
in piena pergamena rigida con titoli manoscritti al
dorso. (2)
Seconda «rara edizione da preferirsi alla prima» (Mira
I, 115) che comprende la prima stampata a Messina dal
Buonanni e la seconda stampata da Mirabella a Napoli
nel 1613, curata ed ampliata dal Caruso con scritti e
notizie tratte da Fazello, Arezzo, Cluverio e Gualtieri.
Particolarmente stimata e ricercata anche per le belle
vedute di Siracusa: la grande veduta a volo d’uccello del-
la città e il particolare del porto al primo volume, e le
nove tavole ripegate del secondo che «se accoppiate for-
mano una grande scenografica veduta a volo d’uccello
della città e del suo territorio (150x112)» (Moncada Lo
Giudice 277, 1458) e in cui viene raffigurato anche il
famoso episodio degli specchi di Archimede. Brunet I,
1086; III, 1389; Cicognara, 2654;
Choix
XII, 20974; Lozzi
II, 286, 5177.
€ 1200
100.
Burgio Nicolò
La discendenza di Achmet ultimo potente Amira fra i
saraceni dominanti in Sicilia rappresentata in questo
medesimo Regno dalla chiarissima famiglia Burgio.
In
Trapani: per Gaetano Sani, 1786.
In-4° (mm 285x190). Pagine [8] (la prima carta
bianca), 145, [1], XLV, [1], VIII. Senza la tavola ri-
piegata in fine raffigurante il Beato Nicasio Burgio.
Grande stemma della famiglia Burgio inciso in
rame all’antiporta, vignetta con stemma calcogra-
fico del Dedicatario alla carta di dedica. Scompleto
della tavola ma internamente in ottimo stato di
conservazione. Legatura coeva in piena pergamena
rigida con titoli impressi in oro entro falso tassello
al dorso.
Rarissimo, una delle poche opere edite a Trapani, dove
la stampa era iniziata appena un secolo prima. Cfr. Mira
I, 308; Moncada Lo Giudice 351 (anche per l’autore).
€ 400




