GONNELLI
CASA D’ASTE
282
ASTA 19: LIBRI, MANOSCRITTI E AUTOGRAFI. FIRENZE 7-8 APRILE 2016
L’opera ‘Triumvirato Rosso’ e altre notizie.
801.
Illica Luigi
Raccolta di 13 lettere, cartoline e biglietti autografi firmati inviati a Pietro Mascagni.
Non datati [ma 1896-1911 ca.].
Manoscritti a inchiostro nero. 5 documenti con strappi e parziale perdita di testo. 1 busta e una parte
di busta conservate. Dimensioni varie. SI AGGIUNGONO:
Id.,
Lettera e cartolina autografe firmate inviate a
Campanari e Gianfranceschi.
Non datate. Manoscritti a inchiostro nero. Dimensioni varie. (15)
I DOCUMENTO: Documenti ricchi di notizie: Illica scrive di Giulio Ricordi, Sonzogno, Cilea, Giordano, Anacleto
Loschi e della composizione di una sua sinfonia che Toscanini ha promesso di eseguire alla Scala. Molte sono le parole
spese per l’opera non realizzata
Triumvirato Rosso
e la realizzazione di
Iris
, il primo melodramma mai scritto ispirato al
Giappone. Per la creazione di quest’opera venne contattata la Legione Giapponese di New York per poter recuperare
musica e documenti di quei luoghi remoti, si presero contatti con Tokio per conoscere il mondo delle geisha e le loro
danze: «Ricordi si da già attorno per la messa in scena e ha trovato bellissima la tua idea per l’atto II. Per la scena cambia,
taglia, fammi aggiungere tutto quello che credi e al contrario di quello che sta dicendo Franchetti io sono felicissimo
[…]». «Una cosa manca nelle
Maschere
, un vero assolo di Arlecchino, un brano intitolato Arlecchinata, caratteristico.
Io lo butterò giù […]». (lettera non datata). «Che magnifica
Isabeau
quella [Bessie] Abott…. In fotografia ha persino
della voce! […] Vuoi dei toscani che adori?» (lettera non datata).
€ 300
802.
Illica Luigi
Raccolta di 14 lettere inviate a Giulio Ricordi.
Non datate.
Manoscritti a inchiostro nero. Alcune missive su carta intestata, talune di 4 e 8 pagine. 1 testo è scritto su
carta per telegramma. Conservate a che 2 buste. Dimensioni varie. (14)
Lettere di argomento personale e lavorativo, molto articolate. Le missive sono ricche di notizie su musicisti e sulle
loro opere: Franchetti - «nuovo Finale per
Germania
, nuovo atto a
Colombo
ecc.», la
Perugina
di Mascheroni, Umberto
Giordano, i rapporti tesi tra Mascagni e Riccardo Sonzogno, il contratto di Mascagni e Sonzogno per
Parisina
, una
“scappatella” amorosa di Mascagni scoperta dalla moglie Lina, la difficile situazione di Casa Sonzogno dopo la morte di
Edoardo, la rivalità tra Sonzogno e Ricordi. Molte pagine sono dedicate a Puccini. Si parla della sorella del compositore,
del progetto mai realizzato di
Adolphe
e dei difetti del libretto che doveva essere musicato da Puccini, ma soprattutto
delle difficoltà di Illica a lavorare con il musicista e scrive a cuore aperto al suo editore: «Puccini mi ha scritto […] su
N. D. Dice che il prologo ha del buono ma che è lungo. Pensa che potrebbe bastare l’episodio degli angeli!!! Io penso
che quando si ragiona così è inutile torturarsi per avere delle idee. […]. E’ lavoro più intellettuale quello del facchino
che porta valigie […]. Quello che più mi fa dispiacere è che le osservazioni che fa Puccini rivelano […] mala fede, il
partito preso […]. Il mio piano è semplice. Un lavoro scenico grandioso pel pubblico, sempre nelle corde di Puccini.
Piuttosto Manon, specie 3° atto! Ogni scena che non abbia assolutamente alcun punto di contatto con altre scene di
altri libretti, altre opere! Certo che vi saranno duetti ma quasi tutti che abbiano assolutamente del nuovo così da essere
assolutamente originali […]». In altra lettera scrive: «Ieri ho visto Puccini!!!! […] Egli è tutto in tumulto a tener su la
sua pucciniana semplicità con situazioni strane colate in cemento armato. Egli cerca la commozione del pubblico non
nei misteri dell’anima o del cuore… ma negli attrezzi e guardaroba teatrali. O perché non musica un bel dramma per
esempio La Torre Eiffel?».
€ 1800




