Previous Page  12 / 268 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 12 / 268 Next Page
Page Background

10

ASTA 27: GRAFICA E LIBRI, FIRENZE 1-2-3 OTTOBRE 2019

GONNELLI

CASA D’ASTE

959.

Bacchelli Riccardo

L’anello d’amore / Dramma in tre atti e / un prologo / di /

Riccardo Bacchelli / per la musica di / Antonio Veretti.

Non datato.

Manoscritto autografo a inchiostro nero, matita ros-

sa e blu. Pagine 86 scritte al recto. Molte correzioni

e cancellature nel testo. Legatura moderna in mez-

za pelle con angoli. Dimensioni: 310x210 mm. SI

AGGIUNGE:

Id.,

La Grancevola. Intermezzo.

Datato 3

agosto 1927. Manoscritto autografo a inchiostro nero

preceduto dalla lettera inviata al compositore Adria-

no Lualdi. Pagine 36 scritte al recto. In fine, a matita

rossa, è indicato da altra mano “Bacchelli I versione”.

Carte conservate in legatura in mezza pelle con ango-

li. Dimensioni: 310x210 mm.(2)

I DOCUMENTO: Versione preliminare di un dramma mai

realizzato. Il libretto avrebbe dovuto essere musicato da An-

tonio Veretti, compositore che con Bacchelli scrisse per il

teatro musicale la farsa Il medico volante e l’azione coreo-

grafica Il galante tiratore. II DOCUMENTO:

La Grancevo-

la

, opera da camera in un atto, venne musicata da Adriano

Lualdi e rappresentata la prima volta al Teatro Goldoni di

Venezia il 10 settembre 1922.

€ 200

La patrona di Bassano del Grappa e di Asiago

960.

Bonomo Giovanna Maria (beata)

Insieme di 3 lettere autografe firmate inviate inviata alla cu-

gina Maria Teresa Ceschi di Santa Croce.

Datate 1668-1669.

Manoscritti a inchiostro marrone scuro. 3 carte scritte

recto e verso. Conservate 2 carte ripiegate che ebbero

il ruolo di buste. Si queste presenti le nizze con sigilli

a secco. Dimensioni varie.(3)

Giovanna Maria Bonomo (1606-1670) venne beatificata da

Pio VI nel 1783. La destinataria delle lettere è la cugina, spo-

sata con Giovanni Cavara di Nilderaus, che abitava in Borgo

Valsugana. Interessanti documenti inediti che permettono

di aggiungere informazioni importanti sulle relazioni vivaci

e attive della donna. “[…] mi rallegro tanto tanto […] della

Divina disposizione avendo piaciuto al Signore di accompa-

gnarla con un mio caro nipote, cosa che certo mi ha som-

mamente consolata […] e che, con il suo valore e mezzo,

ritornerà la casa Cavara al suo primiero stato sapendo ancor

io quanto il signor Giovanni sia di animo generoso e nobile

e bramoso anco di pace e quiete - perciò mi rallegro tanto,

poiché spero che che il Signore non si stancherà anche della

sua grazia ed aiuto speciale e anche di lumi e mezzi per viver

in quello stato con quell’amore e carità, pace e buona corri-

spondenza […]” (21 ottobre 1668). “[…] la

Ill.ma

M. Abb.

ssa dice che quanto alle due stare di orzo le terrebbe bene a

conto delle regalìe, ma non può disporre per le legne per-

ché son messe negli stessi mandàri che si levano a Vicenza

da

Mons.or Ill.re

Sig.r Vescovo, che sono la licenza della bal-

lottazione, sicché delle legne bisogna o dar il denaro ovvero

mandar li due carri di legne all’anno […]”. La Bonomo si

interessa anche di un ponte in Bassano, costruito molti anni

prima dal Palladio e ora da ristrutturare: “desidero anco di

sapere cosa ab(b)i(a)no fato li fachinati a Venezia circa del

ponte et se anno presentà le mie letere a quelli

Ill.mi

senatori

perché io no ne ò auto aviso di sorte […]”. (11 maggio 1669)

“[…] Già intesi come VS si metteva in purga e, tal come, non

mi stancherò di pregare il Signore che le faccia grazia che ne

riceva tutto quel beneficio che desidera, come spero acciò

possa poi con più facilità e spirito servirlo. […] Mando qui la

lettera dell

’Ill.mo

Abb. Celin (?) il qual fu quello che a mia

istanza (g)li imprestò i cento ducati ed avendo io concluso,

come mi dicevano, che l’avessero soddisfatto ora lui afferma

che non ha avuto sono troni 200, e ciò con non poca mia

mortificazione certo - e temo che non resta soddisfatto vada

per via di Giustizia e si disgusti anche meco, e possa andare

da Monsig.r

Ill.mo

vescovo e faccia che si lamenti di me; si

che, per ogni caso, prego VS per amor del Signore a veder se

mai può farmi avere i 25 Ducati che lui domanda e li faccia

capitare a me che io glieli farò avere sicuri e così si quieterà

per ora non si disgusterà più […]”. (22 giugno 1669).

€ 500

961.

Borromeo Carlo

Lettera manoscritta con firma autografa inviata al Visconte

Crivelli.

Datata 16 febbraio 1564, Roma.

Manoscritto a inchiostro marrone scuro. 1 bifolio, scritte

2 pagine. Al verso della seconda carta il nome del de-

stinatario. 2 sigilli conservati. Dimensioni: 280x205 mm.

La lettera, scritta da differenti mani, è inviata a Crivelli, allo-

ra Nunzio Apostolico a Madrid.

€ 160

962.

Canova Antonio

Firma e annotazione autografa su scrittura privata.

Datata 12 dicembre 1812.

Manoscritto a inchiostro marrone scuro su carta

bollata. 1 bifolio, scritte 4 pagine. In fine la firma

e l’annotazione autografa di Canova. Dimensioni:

270x185 mm.

Si tratta di un contratto di enfiteusi relativo ad alcune

terre di proprietà dello scultore nella zona di Tor Ver-

gata detta la Farnesina, vicino a Roma. Il contratto è in

favore di Luigi Biondi (è presente anche la sua firma in

fine). Si tratta probabilmente del marchese Luigi Biondi

che nel 1832 divenne il presidente dell’Accademia Pon-

tificia Romana di Archeologia, carica che ricoprì anche

Canova. In fine Canova scrive: “Io Antonio Canova con-

cedo in efiteusi [sic!] come / sopra”.

€ 400