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ASTA 23: LIBRI, MANOSCRITTI, AUTOGRAFI. FIRENZE 10--11 OTTOBRE 2017

GONNELLI

CASA D’ASTE

Le prime 3 importanti opere del Comico Fedele

962.

Andreini Giovanni Battista

Lo schiavetto. Comedia.

In Venetia: nella stamperia di

Gio. Battista Ciotti, 1620.

3 opere in 1 volume in-8° (mm 145x90). Pagine [16],

208, [8]. Con un ritratto dell’Autore a piena pagina a

carta a8v, una vignetta raffigurante lo schiavetto al fron-

tespizio, capilettera decorati e alcuni fregi tipografici

nel testo, il tutto inciso in legno. LEGATO CON:

Id.

,

La Turca Comedia boschereccia et maritima

... In Venetia:

Appresso Paolo Guerigli, 1620. Pagine [22] (di 24, man-

ca il ritratto dell’Autore), 184. Vignetta raffigurante la

Turca al frontespizio, capilettera e fregi tipografici in

xilografia, ritratto di Andreini assente. LEGATO CON:

Id.

,

Lelio bandito. Tragicomedia boschereccia.

In Milano:

Appresso Gio. Battista Bidelli, 1620. Pagine 158, [2].

Frontespizi delle prime due opere controfondati, il se-

condo anche con lacune, piccoli strappetti e mancanze

marginali in principio di volume – con minima perdita

di testo alle carte N3-N4 della prima opera –, fioriture

sparse a tratti più intense e qualche sporadica macchia

d’inchiostro. Legatura set-

tecentesca in pergamena

rigida, titoli manoscritti al

dorso. Al foglio di guardia

posteriore una mano set-

tecentesca ha trascritto la

bibliografia degli Andreini

sino al 1722.

Giovanni Battista Andreini

inizia la professione di comi-

co con i nomi d’arte di Lelio e

Florindo nella compagnia dei

genitori Francesco e Isabella

e in seguito fonda la pro-

pria Compagnia dei Fedeli,

che condurrà per quasi cin-

quant’anni. Acuto capocomi-

co e brillante drammaturgo, è considerato uno dei massimi

commediografi del Seicento; ed infatti i Fedeli, impegnati

in tournées che si svolgevano principalmente tra Mantova

e Venezia con alcuni lunghi soggiorni in terra di Francia,

avevano un repertorio in cui alle pièces tradizionali della

Commedia dell’Arte si alternavano opere originali dell’An-

dreini. Cfr. Rasi I, 117-157. La nostra copia raccoglie 3 delle

sue maggiori commedie:

Lo Schiavetto

, prima opera compo-

sta dall’Andreini qui in seconda edizione;

La Turca

, suo se-

condo componimento, in seconda edizione ma prima versio-

ne completa, autorizzata e corretta (era stata stampata per

la prima volta priva di Prologo e senza il controllo dell’Au-

tore);

Lelio bandito

, sua quarta e più famosa commedia rap-

presentata a Milano nel 1620 con enorme successo, in prima

edizione. I OPERA: Allacci 699; manca a Cairo-Quilici;

Clubb; Regenstein e Soleinne. II OPERA: Allacci 797;

Cairo-Quilici 4150; Soleinne 4633 (senza menzione del-

la tavola); manca a Clubb; Piantanida e Regenstein. III

OPERA: Allacci 480; Cairo-Quilici 2450; Soleinne 4609;

manca a Clubb; Piantanida e Regenstein.

€ 1200

Con dedica autografa dell’Autore

963.

Anguillara Giovanni Andrea (dell’)

Edippo tragedia.

In Padova: per Lorenzo Pasquatto, 1565.

In-4° (mm 218x160). Carte [4], 63, perduta l’ultima

bianca. Marca dello stampatore al frontespizio e capi-

lettera figurati incisi in legno. Frontespizio con un’am-

pia lacuna reintegrata e forellini di tarlo anche restau-

rati, altri forellini riparati alle due carte successive e

all’ultima con l’

Errata

, taglio riparato a carta 13, fio-

riture e aloni marginali sparsi. Legatura moderna in

piena pergamena. Note di possesso manoscritte al

rec-

to

del frontespizio, al

verso

dedica autografa dell’Auto-

re: «Al molto

mag.co

ms Domenico Raffaeli. Giovanni

Andrea dell’Anguillara dona di propria mano».

Probabile prima edizione. Rappresentato a Padova nel 1556

(o nel 1560) nella Loggia edificata dal Falconetto per Alvise

Cornaro, l’

Edippo

fu dato alle stampe nel 1565, a Padova e a

Venezia; gli studiosi non sono unanimi nell’indicare l’

editio

princeps

, sebbene i più propendano per quella padovana. Il

testo del dell’Anguillara fu la prima versione in volgare dell’

E-

dipo

ad essere rappresentata e stampata nel Rinascimento; tut-

tavia più che una traduzione, la sua fu una riscrittura piuttosto

originale del celebre episodio

mitico, poiché egli attinse tan-

to a Sofocle quanto a Seneca

e andò ben oltre i confini del-

la vicenda dell’

Edipo re.

Forse

per questo non fu scelta dagli

Accademici Olimpici per l’i-

naugurazione del loro Teatro

sebbene sia considerata una

delle migliori tragedie del-

la nostra lingua. Cfr. Adams

A-1156; Allacci 277; Clubb

74; Gamba 1198; Paitoni V,

60; Regenstein 53; Soleinne

4287.

€ 400