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CASA D’ASTE
880.
Cilea Francesco
55 lettere, 52 cartoline, 4 biglietti autografi firmati inviati a Giovanni Tebaldini.
Datati 1915-1950.
Manoscritti a inchiostro nero. 2 lettere sono dattiloscritte e 1 con sola firma autografa. Dimensioni varie.
SI AGGIUNGE:
Id.
,
1 telegramma inviato al Maestro Lualdi.
(112)
I DOCUMENTO: Carteggio che copre 35 anni di storia, dalla Grande Guerra alla ricostruzione dopo la Seconda
Guerra Mondiale. Le lettere sono dense di informazioni: dalla situazione del Conservatorio di Napoli, dove Cilea
è stato Direttore, ai suoi impegni lavorativi, ai suoi viaggi, agli ascolti di opere. Cilea scrive di alcuni concorsi di
musica strumentale, dell’arrivo a Napoli di Franco Alfano come professore di perfezionamento per i diplomati di alta
composizione e della sua opera L’Ultimo Lord. Parla del Teatro San Carlo, del giovane Maestro Vincenzo Vitale, della
guerra nella città partenopea e dell’EIAR. Nel 1925 Cilea invita l’amico Tebaldini a Napoli a fare una commemorazione
di Palestrina e a tenere la cattedra speciale di “Esegesi del canto gregoriano e della polifonia palestriniana”. «Il
Ministero ha finalmente approvato la mia proposta… e con nuove ore settimanali d’insegnamento. La nomina potrà
farla decorrere dal 15 ottobre […]». «Mi è giunta l’autorizzazione ministeriale per la Cattedra palestriniana […]».
€ 3000
881.
Illica Luigi
Raccolta di 52 lettere e 55 cartoline e 1 biglietto da visita autografi firmati inviati a Giovanni Tebaldini. 1 lettera di
Morlacchi a Illica, 1 lettera di Mascheroni a Tebaldini.
Datati 1887-1919.
Manoscritti a inchiostro nero e blu. 1 frase censurata è stata censurata. Dimensioni varie. SI AGGIUNGE:
Id.,
Brano poetico autografo con correzioni dal titolo Señor e Señora.
Non datato. (110)
I DOCUMENTO: Importante carteggio iniziato nel 1887 e terminato nel 1909, alla morte del librettista che testimonia
l’amicizia, l’affinità tra i due artisti e i reciproci consigli. Dal 1909 i documenti riguardano soprattutto il caso di
Cassandra
di Vittorio Gnecchi del 1905 (su libretto di Illica) e l’
Elektra
di Richard Strauss (1909). Alla prima di
Elektra
a Dresda, Tebaldini si accorse di alcune “curiose” e copiose analogie tra le due opere e a questo proposito divampò
una polemica alla quale partecipò anche Tebaldini: «Confesso che quando ho saputo di Elettra-Cassandra sono caduto
dalle nuvole. Fui io che consigliai Gnecchi dopo Bologna di tentare la Germania. Fui io che gli indicai in Ludwig
Hartmann […] amicissimo di Strauss il traduttore […]. E fui io perfino che gli consigliai un tentativo di approche con
lo Strauss mediante il tramite di Toscanini […]» (1909). I documenti degli ultimi anni sono relativi ai concerti per
Rappresentazione di Anima e di Corpo
di Emilio de’ Cavalieri, trascritta e ridotta in versione moderna da Tebaldini (1910).
Nel 1917 Illica propose una visione scenica e Tebaldini risistemò la partitura. Tentarono la rappresentazione in forma
di melodramma con Ricordi e Sonzogno, con il direttore artistico del Metropolitan di New York, Gatti-Casazza, e la
direzione di Arturo Toscanini. Tuttavia il progetto non ebbe seguito. «Su Toscanini io non faccio più calcolo. Il Secolo
d’oggi porta l’indiscrezione de preparativi per il
Nerone.
E Toscanini […] ne aveva il manoscritto […] sul piano!! Il suo
silenzio […] conferma quanto ti scrivo […] Se lascia l’idea di
Corpo e Anima
è che ha qualche cosa da sostituirvi […]».
«Io con Casa Ricordi sto peggio di te; e se con Casa Sonzogno sono ai tribunali con quella Ricordi ne sono alla vigilia
per Bohéme cogli eredi Giacosa (5 agosto 1916)».
€ 3200




