Lot n° 373

13. Pascal Paoli (1725-1807). - Général de la nation corse. - Lettre signée (au comte Antonio Rivarola selon Perelli), - Corte, le 7 octobre 1767.

Estimation : 1600 / 1800
Adjudication : 2 600 €
Description
2 p. in-folio. Sans doute petite découpe dans la partie supérieure.

Importante et longue lettre au sujet d’un incident survenu entre un des bateaux corsaires corses et des corallines génoises lors de leur retour pour la Sardaigne. Pascal Paoli ordonne leur mise en liberté immédiate et la restitution de toute leur cargaison, afin de faire respecter les accords avec Sa Majesté le roi de Sardaigne. Ces corallines étaient en règle avec les autorités sardes. Pour d’autres corallines, il y lieu de procéder à des vérifications. Il attire toutefois l’attention sur le fait qu’il serait opportun que les pièces précisent le motif du déplacement, soit transport de marchandises, soit pêche au corail…

Colla compiegata lettera, che la prego di rimettere al reggio ministro signor conte Bogino, gli do parte qualmente da un nostro corsaro sono state arrestate in faccia di Portovecchio alcune coralline genovesi nel loro ritorno dalla pesca del corallo in Sardegna e gli notifico nel tempo stesso l’ordine che ho immediatamente dato, perché siano poste in libertà con tutti i loro carichi e con ogn’altra cosa che potesse essere, di lor ragione, ad oggetto di far costare la rispettosa deferenza di questo governo per tutto ciò che può interessare il buon servizio di sua maestà il re di Sardegna.
Queste coralline aveano i loro passavanti di diversi comandanti di postamenti marittimi di Sardegna ; una sola di quello di Algeri per cui si sarebbe potuto avere ogni buon riguardo in conformità delle premure da lei fattemene tempo fa e le altre di quello di Castell’Aragonese e di Castel Sardo ; ed alcuni di questi passavanti erano solamente per poter pescare ; alcuni altri per passare in terraferma, come potrà vedere dalle copie che le compiego e da uno che per maggior sicurezza, le rimetto originale. Erano così poco persuase queste coralline della sicurezza di questi passavanti che appena veduto il nostro corsaro, si diedero alla fuga ed ebbe molto che fare a raggiuerle. Metto pertanto in vista al regio ministro il grave pregiudizio che ne verrebbe e che ne viene a questa nazione dalla libera e sicura navigazione delle coralline genovesi con semplici passavanti di qualunque comandante per le molte frodi ed abusi che potrebbero derivarne e perché troppo vantaggiosi si troverebbero così i nemici sopra questa nazione, tenendosi ristretti i nostri corsari ed obbligati a molte riserve e riguardi, in un tempo che i corsari nemici predano senza riguardo i bastimenti corsi, quantunque coperti da bandiere forestiere, qualora i loro passaporti ed equipaggi non si trovino in conformità delle più esatte rigorose regole e costumanze di mare.
In vista di tali pregiudizi, propongo al ministro il ripiego di provedere le coralline genovesi, che vanno alla pesca di coralli in Sardegna, di passavanti di questo governo che si farebbero passare in Livorno ed anche in Sassari, ed ho luogo a sperare che egli vorrà riconoscere la necessità di questo espediente.
Le rimetto i fogli concernenti l’arresto delle coralline, dai quali potrà scorgere che, senza alcuna contestazione, sarebbero state di buona preda ed avrebbero portato alla nazione l’utile di più di 50 mila lire. In vista di che la prego, dandosegliene l’apertura, di far valere l’ossequioso attaccamento e la deferenza di questo governo per tuttò cio che può interessare i riguardi ed il buon servizio di sua maestà Sarda, persuaso che questo amoroso ufficio per la sua nazione non possa pregiudicare il di lui buon zelo per il servizio del suo sovrano.
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