Lot n° 836

CRONICA REGUM BRITANNIE que nunc Anglia dicitur. A bruto primo. Rege ibidem regnante us[que] ad Edwardum post conquista[m] Anglie quartum. Qui quidem brutus Regnu [m] hoc intrauit temp [o] e quo Heli sacerdos et judex in Israele Regebat. Non...

Estimation : 5000 / 10000
Description
datata, ma seconda metà del XV secolo.
Documento membranaceo (mm 1870x190).
Manoscritto a inchiostro marrone scuro e rosso.
Capilettera ornati in rosso. Inscritti in rettangoli, al centro del foglio, la successione dei nomi dei re britannici con il commento a margine.
Grafia umanistica corsiva (in testa al documento) e bastarda con tratti cancellereschi.
Testo in latino con una lunga nota al margine inferiore in lingua inglese ; quest'ultima compilata con una grafia più tarda (cinquecentesca). Sempre al margine inferiore sono elencati i re dei regni anglosassoni (Northumbria ecc.).
Quest'ultima parte non è completa ; è mancante il piede del documento.
Tre fogli legati tra loro.
La pergamena è stata redatta dopo l'ascesa al trono di Edoardo IV, molto probabilmente in Inghilterra.

─ BIBLIOGRAPHIE :
Genealogia commentata dei re di Britannia da Brutus a Kadwalladrus, attraverso re Lear e re Artù - in successione completa. Il testo segue l'Historia regum Brittaniae di Geoffrey of Monmouth, storico e scrittore britannico medioevale.
La sua opera - 11 libri in latino compilati all'incirca nel 1136 - presenta i contorni dell'epopea e del romanzo con eventi fantastici e fittizi, e ripercorre in duemila anni la storia dei re britannici da Bruto I, discendente di Enea, fino all'avvento in Gran Bretagna degli Anglosassoni nel VII secolo.

Questo testo ebbe grandissima fortuna :
è, tra l'altro la fonte della storia di re Lear (dalla quale Shakespeare scrisse il celebre dramma) e la saga di re Artù, del padre Uther Pendragon (il cui nome si ritrova nella nostra lista) del regno di Camelot e di Mago Merlino.

Tuttavia la nostra pergamena è stata compilata attingendo anche da altra fonte, dal momento che l'autore di questi fogli indica anche gli anni di regno di alcuni re, notizia omessa da Geoffrey of Monmouth.
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