Lot n° 490
Sélection Bibliorare

Coppola Giovanni Carlo, Le nozze degli Dei, favola [...] rappresentata in musica in Firenze nelle reali nozze de Serenis.mi Gran Duchi di Toschana Ferdinando II. e Vittoria principessa d'Urbino. In Firenze: per Amadore Massi e Lorenzo Landi, 1637.

Estimation : 1000 - 2000
Description
[RILEGATO CON:] Rondinelli Francesco, Relazione delle nozze degli Dei... In Firenze, nella nuova Stamperia del Massi, e' Landi, 1637. Due opere in un volume in 4to (mm 229x167). Prima opera: pagine: [8] 104 + frontespizio calcografico e 7 tavole calcografiche ripiegate, incise in rame da Stefano Della Bella su disegni di Alfonso Parigi. Seconda opera: pagine: 50 [2]. Testatine, finalini e capilettera xilografici. La tavola "Terza Scena Giardino di Venere" è stampata su una carta più pesante rispetto a quella delle altre 6 tavole e incollata al margine interno, quindi forse proveniente da altro esemplare oppure aggiunta posteriormente. Restauro al verso della "Scena Quinta", anch'essa incollata al margine interno e non cucita. Pallide fioriture occasionali (più forti in un paio di casi), piccolo alone e forellino alle ultime carte e altre trascurabili tracce del tempo. Timbro Galletti alla seconda carta (un po' sbiadito). Marocchino rosso moderno decorato in oro ai piatti e al dorso, tagli dorati (minime tracce d'uso). (1) Unica edizione del libretto per la grandiosa rappresentazione teatrale di corte realizzata in occasione delle nozze di Ferdinando II de' Medici (1610-1670), figlio di Cosimo II de' Medici, con Vittoria della Rovere (1622-1694), Vulcano e Venere nel melodramma, che andò in scena l'8 luglio 1637 nel cortile di Palazzo Pitti. Le splendide incisioni di Stefano della Bella sono la sua prima grande opera per la corte medicea, dopo essere succeduto a Jacques Callot. Importante la presenza della Relazione del Rondinelli, che descrive accuratamente il fastoso spettacolo. Per quanto riguarda la tavola "Terza Scena Giardino di Venere" stampata su carta più pesante, le matrici rimasero nella raccolta calcografica granducale medicea e furono ristampate a partire dal 1735 (Baroni 2011, pp. 60-63, 78-79) e poi, forse, anche dopo il 1771, quando andarono disperse, o più probabilmente vendute. Si tratta quindi di una stampa calcografica antica, ma potrebbe non essere coeva al volume. Brunet, II, 262; Clubb 311; Il Luogo Teatrale a Firenze, pp. 139-143; Nagler, Theater Festivals of the Medici, pp.162-74; The New Grove Dictionary of Opera, III, 855.
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