Lot n° 508

Donia Matteo, Raccolta di 4 operette in edizione originale. Panormi: Io. Antonius a Franc. excudebat, 1595.

Estimation : 300 - 600
Description
Quattro volumi in-8° (mm 145x90). Compongono il lotto: 1) Donia Matteo, Ad Posteros Gephyraptoyca Descriptio. Panormi: Io. Antonius a Franc. excudebat, 1595. Pagine: 32. Qualche carta pallidamente brunita e strappetti marginali, margini un po' corti. 2) Donia Matteo, Panormi questus et Charontis [...] De Casu lignei pontis in proregis reditum fabricati... (Al colophon:) Panormi: Io. Antonius a Franc. excudebat, 1595. Carte: [12]. Grande marca tipografica al frontespizio e all'ultima carta, al verso del frontespizio grande xilografia dello stemma della città di Palermo. Margini un po' corti e copia pallidamente brunita. 3) Donia Matteo, Polystichon. Panormi: Io. Antonius a Franc. excudebat, 1595. Pagine: 32. Frontespizio con qualche piccolo restauro amrginale e grande marca xilografica. 12 vignette xilografiche nel testo. Copia pallidamente brunita con pallida gora, margini un po' corti. 4) Donia Matteo, Formica... Panormi: Io. Antonius a Franc. excudebat, 1595. Pagine: 12. Bella vignetta xilografica in fine. Copia leggermente brunita con pallida gora, margini un po' corti. Tutte le copie sono in pieno cartonato posteriore e conservate entro cofanetto moderno con titoli in oro al dorso con il nome dell'autore e la data delle edizioni. (4) I OPERA: In quest'opera l'autore narra, parte in prosa e parte in versi, dello sfortunato caso del 15 dicembre 1590, nel quale si trovò coinvolto personalmente, in cui crollò un ponte sul mare e annegò il fior fiore della nobiltà cittadina. È interessante notare che nell'operetta viene riportato anche l'elenco di coloro che precipitarono e di quelli che morirono. III OPERA: Raccolta di brevi composizioni fra cui notevole è l'epigramma in cui con toccanti accenti l'autore piange la morte del primogenito Giovanni. Le graziose vignette sono le imprese di nobili e insigni palermitani. IV OPERA: Si tratta probabilmente della prima opera composta dal Donia ed è ispirata alla nota favola di Esopo. Mongitore, Bib. Sicula, II, pp. 56-57; Mira I, 313 e ss; D.B.I. vol.41 pag.174-175.
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