Lot n° 520

Folengo Teofilo, Chaos del tri per uno... (Al colophon:) In Vinegia: per Giovanni Antonio. & fratelli da Sabbio: ad istantia de Nicolo Garanta, adi primo zener 1527.

Estimation : 1000 - 2000
Description
In-8° (mm 146x92). Carte: [123], assente l'ultima bianca con la marca editoriale. Al frontespizio stemma inciso in legno contenente l'acrostico formato dalle iniziali degli pseudonimi usati da Teofilo Folengo: M[erlino], L[imerno] e F[ùlica]. All'inizio di ogni selva elegante xilografia. Buono stato di conservazione, se non per qualche leggerissima arrossatura e macchietta sparsa, piccoli restauri marginali al frontespizio senza perdite di testo e alla carta a4. Sguardie con ex-libris di appartenenza e note manoscritte, etichetta del rilegatore Nicolas-Denis Derome (1731-1790), così inscritta "Relié par Derome le jeune Rue Saint-Jacques, au-dessus de Saint-Benoît". Pieno marocchino dorato su cartoni di Nicolas-Denis Derome dit le Jeune, piatti con larga cornice eseguita da tre ferri a rotella con decori diversi e delimitati da un sottile filetto in oro; unghiature con decoro a duplice e diversa rotella in oro, labbri decorati, dorso a sei compartimenti senza nervi decorato con un fitto reticolo in oro, nel secondo compartimento il titolo e al basso la data "1527". Fogli di guardia e sguardia in seta rosa, tagli dorati. (1) Prima edizione del Chaos del Folengo, la seconda vide la luce nel 1546 sempre per i tipi dei Sabio. Il Chaos si apre con un prologo in prosa, in cui Paola, Corona e Livia, rispettivamente madre, sorella e nipote di Folengo, riflettono sull'attività dello scrittore e sulla sua uscita dal chiostro. Seguono tre "Argomenti", dove ciascuna offre una diversa interpretazione dell'opera. Il testo si articola poi in tre "selve", animate dai personaggi Merlino, Limerno e Fùlica, alter ego di Folengo, che dialogano rispettivamente in macaronico, volgare e latino, usando vari metri poetici: sonetti, terzine, canzoni, distici. In un passaggio curioso (carta t4), si trova una delle prime testimonianze di lettura divinatoria basata sul significato delle singole carte dei Tarocchi. Triperuno racconta di essere stato invitato da alcuni amici a interpretare i Trionfi, componendo un sonetto per ciascuno secondo la carta estratta. L'episodio si chiude con un sonetto sempre ispirato ai Tarocchi. Cfr.Adams F, 685; Kaplan 1986 pag.8-9.
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