Lot n° 153

  Almeida Manuel (de), Dias Emanuel, Baldinotti Giuliano   Lettere dell’Ethiopia Dell’Anno 1626. fino al Marzo del 1627. Edella Cina Dell’Anno 1625. fino al febraro del 1626. Con una breve relatione del viaggio al Regno di Tunquim,

Estimation : € 4500
Adjudication : Invendu
Description
nuovamente scoperto...  In Roma: Appresso l’Erede di Bartolomeo Zannetti, 1629. In-8° (mm 159x100). Pagine 133, [3] bianche. Vignetta xilografica al frontespizio con monogramma della Compagnia di Gesù e capilettera incisi in legno. Il primo fascicolo un po’ allentato, due forellini di tarlo nella parte inferiore delle carte, più evidenti nei quaderni B-Ccon perdita di alcune lettere di testo; altro piccolo lavoro di tarlo alle ultime due carte che sfiora il testo. Legatura coeva in piena pergamena con minimi difetti. Ex-libris del Dr. Bent Juel-Jensen in etiope applicato al contropiatto anteriore.  Rara prima edizione di queste tre importanti lettere di missionari gesuiti dall’Etiopia, la Cina e il Tonchino, di cui si fornisce per la prima  volta una descrizione da parte di un occidentale. La lettera scritta da padre Manuel de Almeida (O’Neill-Domínguez I, 82)  è il suo ultimo resoconto prima dell’espulsione dall’Etiopia nel 1633, e fornisce un dettagliato racconto delle vicissitudini dei missionari cattolici in quel paese, dal loro arrivo  nel 1622  alla loro persecuzione e cacciata nel 1633: favorevolmente accolti dall’imperatore etiope Susenyos, che per convenienza politica si era convertito al cattolicesimo, imissionari gesuiti arrivarono numerosi nel paese e si dedicarono operosamente all’evangelizzazione dei suoi abitanti; quando però tentarono nel 1626 di imporre dei cambiamenti alle antiche pratiche religiose innescarono dei disordini sociali che sfociarono nella  guerra civile:  Suseynos fu  costretto ad abdicare e il suo successore rinnegò il cattolicesimo, espellendo ouccidendo tutti imissionari gesuiti. La lettera  scritta da padre Emanuel Diaz (O’Neill-Domínguez Ii, 1113) è  un interessante riassunto della  situazione in Cina, fornito da un missionario che operava in quella regione già dal 1615 e che nell’arco della sua vita realizzò ben tredici traduzioni di testi cristiani in cinese. L’Autore della terza lettera, il gesuita Giuliano Baldinotti (O’Neill-Domínguez I, 328), incaricato di esplorare la possibilità dell’evangelizzazione del Tonchino, fu il primo missionario cattolico avisitare e adescrivere quella regione del Vietnam; ben accolto dal reggente Trinh Trang, fu presto raggiunto da due altri suoi confratelli (Marques e de Rhodes), ed ebbe modo di raccogliere molte informazioni sul paese in una relazione di viaggio datata «Macao, 12 novembre 1626» inviata al padre Vitelleschi, superiore della Compagnia di Gesù. La lettera-relazione fu pubblicata solo nel 1629 in appendice aquesto volume intitolato Lettere dall’Ethiopia, e divenne in seguito tanto rara che all’inizio del Xx fu ritenuta inedita e ristampata. Cfr. Carayon 904; Cordier, Sinica Ii, 816; Cordier, Indosinica Ii, 1915-1916. La nostra copia è appartenuta a Bent Juel-Jensen (1922-2006), eminente medico, grande bibliofilo e fondatore della Oxford university Society of Bibliophiles, benefattore della Oxford’s Bodleian Library e amante dell’Etiopia, visitata per la prima volta nel 1973:  «Books were included in his Ethiopian rescue endeavours [...]. He bought his first manuscripts in 1973, and by 1990 he had acquired over 40, some dating back to the 15th century» (The Independent obituary, 4 gennaio 2007).
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