Lot n° 221

  Ferri Alfonso   De Sclopetorum sive Archibusorum vulneribus. Eiusdem De Caruncula sine Callo quae Cervici Vesicae innascuntur. Romae: apud Valerium & Aloysium Doricòs fratres, 1552. In-4° (mm 204x136). Pagine [4], 132, [4]. Con alcune

Estimation : € 3000
Adjudication : Invendu
Description
illustrazioni incise in legno nel testo. Gore d’acqua alle prime carte, qualche sottolineatura al testo, segni di inchiostro nei bordi del quaderno Oo e macchia d’unto nel margine esterno delle carte. Legatura moderna in pergamena di recupero da antico antifonario. Annotazione manoscritta cassata al frontespizio, alcune glosse di antica mano al testo e una lunga nota manoscritta nei fogli di sguardia in fine di volume, con un rimedio contro le ferite da arma da fuoco: Balsamo et secreto rarissimo ad vulnera archibusorum...  Prima edizione. Si tratta di una delle prime opere interamente dedicate alle ferite da arma da fuoco, e della prima atrattare quelle provocate da armi pesanti: «Le traité des plaies d’armes à feu de Ferrius, est un des premiers qui ait paru. On doit compter pour peu de chose ce qu’on avoit dit avant lui sur cette matiere» (Portal I, 316-320); il testo è particolarmente stimato anche perché l’Autore, chirurgo personale di papa Paolo Iii, si occupa di tutti isintomi e di tutte le patologie correlate aquesto tipo di ferite: ustioni, contusioni, fratture e persino avvelenamento; egli inoltre sostiene con forza che il chirurgo debba tentare in ogni modo di estrarre il proiettile, se rimasto all’interno della ferita, così come qualsiasi altro corpo estraneo; e atal fine mette apunto uno strumento chirurgico chiamato alphonsinum, raffigurato apagina 29: «alphonsinum instrumentum, quod, quia nostrum inventum est, ita appellare placuit»; Durling 1514; Hirsch Ii, 360; Tiraboschi 1028; Wellcome I, 2246.
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