[Autograph] SAND, George. 1804-1876. Lettera sul romanzo Lélia. Ante 1836 “Quant à ce livre, il en sera comme plaira à vous et à mes amis… Vous n’imaginez pas, j’espère, qu’après les complaisances istinctives pour la poésie mystique,...
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Description
je vais chercher la moralité de mon livre dans les institutions de la cour de Rome. Vous y verrez seulement qu’au milieu de cette fantaisie d’artiste qui me pousse au couvent, mes idées tendent à un rassérènement général, à l’amour d’une règle intelligente et à l’eternel spiritualisme sans lequel il n’est pas de poésie.”
8vo, mm. 200 x 130; 1 c. con 25 righe e firma in calce; grafia in corsivo, inchiostro nero, testo sul recto. Al verso autentica di Luigi Calamatta, 1801 - 1868, incisore italiano, consuocero della Sand, giacché sua figlia sposò Maurice, figlio della scrittrice.
IMPORTANTISSIMA LETTERA AUTOGRAFA FIRMATA, inviata a un destinatario sconosciuto.
La lettera riguarda il rimaneggiamento del romanzo Lélia, opera lirica e simbolica facente parte dei romanzi detti “femministi” di George Sand.
L’opera uscì nel 1833 e in seguito, profondamente cambiata e aumentata, fu riedita nel 1839. In questa lettera la scrittrice fa diretto riferimento al finale diverso che ha in mente, e alle ragioni che lo motivano: nella nuova edizione, infatti Lélia, divenuta badessa, riuscirà a creare una società armoniosa in un convento.
Il 15 luglio 1836 un estratto di Lélia apparve nella Revue des Deux Mondes accompagnato dal fac-simile di questa lettera. Cfr. L'histoire littéraire: ses méthodes et ses résultats; mélanges offerts à Madeleine Bertaud, a cura di Luc Fraisse, Librairie Droz, 2001,p. 775.
Ottimo stato di conservazione.
8vo, mm. 200 x 130; 1 c. con 25 righe e firma in calce; grafia in corsivo, inchiostro nero, testo sul recto. Al verso autentica di Luigi Calamatta, 1801 - 1868, incisore italiano, consuocero della Sand, giacché sua figlia sposò Maurice, figlio della scrittrice.
IMPORTANTISSIMA LETTERA AUTOGRAFA FIRMATA, inviata a un destinatario sconosciuto.
La lettera riguarda il rimaneggiamento del romanzo Lélia, opera lirica e simbolica facente parte dei romanzi detti “femministi” di George Sand.
L’opera uscì nel 1833 e in seguito, profondamente cambiata e aumentata, fu riedita nel 1839. In questa lettera la scrittrice fa diretto riferimento al finale diverso che ha in mente, e alle ragioni che lo motivano: nella nuova edizione, infatti Lélia, divenuta badessa, riuscirà a creare una società armoniosa in un convento.
Il 15 luglio 1836 un estratto di Lélia apparve nella Revue des Deux Mondes accompagnato dal fac-simile di questa lettera. Cfr. L'histoire littéraire: ses méthodes et ses résultats; mélanges offerts à Madeleine Bertaud, a cura di Luc Fraisse, Librairie Droz, 2001,p. 775.
Ottimo stato di conservazione.
